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Nessuno Escluso: la tua cura è la mia cura

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 28 mag 2018 12:07
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Negli ultimi tre anni la Caritas Diocesana ha preso molto a cuore il tema della povertà in relazione alla salute: nel 2015 è nato il tavolo “povertà e salute” che ha visto coinvolti Enti pubblici e Associazioni di Volontariato. Nel 2016 l’Osservatorio delle povertà e delle risorse ha sviluppato una ricerca intervistando 160 famiglie residenti nella Diocesi di Rimini con problemi economici e di salute. Tra il 2016 e il 2017 si è attivato un confronto, anche a livello regionale, con la collaborazione della Delegazione Caritas Emilia-Romagna e con i soci Fio.Psd. A novembre 2017 è iniziata l’attività dell’Ambulatorio Nessuno Escluso, inaugurato ufficialmente il 18 gennaio 2018, tra i collaboratori ci sono l’Associazione Anteas e la Croce Rossa Italiana – Comitato di Rimini.

 

Nessuno Escluso è forse il segno più tangibile dell’impegno di Caritas verso la salute degli ultimi.

L’ambulatorio, attivo il lunedì e il giovedì mattina, dalle 9 alle 12, affianca il centro per la distribuzione di farmaci aperto nel 2013. Si tratta di un ambulatorio di assistenza di primo livello, che non vuole sostituirsi al servizio medico nazionale ma che vuole dare risposte a chi non riesce a trovarle altrove.

In sede c’è sempre un medico pronto a ricevere i pazienti che, prima di accedervi, sostengono un colloquio per capire i motivi che portano alla richiesta di una visita. L’ambulatorio è partito molto bene.

Nei primi due mesi di attività sono stati sostenuti 59 colloqui. In 43 casi (14 femmine e 29 maschi) c’è stato un intervento medico vero e proprio. Di questi 43, 29 non avevano cittadinanza italiana, 13 erano italiani e solo uno aveva doppia cittadinanza. 34 erano senza dimora e 9 no. Un altro dato che fa riflettere è che su questi 43, 13 erano italiani, il 30.2%. In totale le visite sono state 39, con 107 farmaci distribuiti e buoni per ritirare altri farmaci pari a 244,20 euro.

 

La rete d’aiutoAnteas

Questa associazione di volontariato ha messo in piedi un ambulatorio infermieristico. Già dal 2016 si è inserita all’interno del tavolo “povertà e salute” promosso dalla Caritas Diocesana di Rimini e porta il suo contributo nella gestione di Nessuno Escluso. All’Ambulatorio infermieristico si accede direttamente o tramite i Servizi sociali per i residenti o attraverso l’ambulatorio di distribuzione farmaci della Caritas e Opera di Sant’Antonio con cui i volontari medici collaborano (7 infermieri e 2 medici). Nel 2017 l’Ambulatorio ha avuto una diminuzione su tutti i fronti del lavoro. Sia il numero totale di accessi (passato da 674 a 433) che il numero totale di prestazioni sanitarie erogate (passato da 828 a 540). Questa diminuzione di persone, però, è derivata da fattori logistici. Nel 2017 l’Ambulatorio ha diminuito i giorni di apertura, da 5 a 4, e nel periodo estivo è stato chiuso per quasi un mese.

 

Ambulatorio Extra Cee

L’Ambulatorio nasce nel 1998 per volontà di don Oreste Benzi, promosso e attuato all’interno dei locali dell’Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII.

Successivamente, con una convenzione stretta con l’Ausl, si trasferisce definitivamente in via Circonvallazione nei locali dell’Azienda con l’obiettivo di prendersi cura degli immigrati extracomunitari in posizione irregolare, col fine di garantire un servizio umanitario e di profilassi pubblica.

Nel 2017 l’Ambulatorio Extra-Cee ha incontrato 1.239 persone ed effettuato 1.456 visite, di cui 284 prime visite. L’affluenza più alta è stata tra marzo e maggio.

 

Giovani medici volontari crescono

L’Ambulatorio Nessuno Escluso ha fatto emergere nuovi volontari. Tra questi lo stupore più grande è stata la presenza di giovani dottori che, in attesa di entrare nella specialistica o in attesa di essere assegnati come medici di ruolo, hanno scelto di dedicare il proprio tempo e la propria professionalità a coloro che erano esclusi da qualsiasi tipo di cura, se non a quella sporadica e emergenziale del Pronto Soccorso. Ai giovani medici si affiancano anche medici che sono in pensione, uno scambio quindi anche generazionale. Altra ricchezza dell’Ambulatorio è lo svolgere il servizio fianco a fianco con Croce Rossa, Caritas e Anteas, un vero e proprio lavoro di squadra per un solo obiettivo. Ora la sfida è che si avvicinino anche nuovi farmacisti volontari che ci aiutino per la gestione del magazzino dei farmaci che ci vengono donati gratuitamente e per il momento della consegna che avviene sempre in affiancamento al medico dell’Ambulatorio.

InformaCaritas