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Politica Rimini

Consiglio comunale: nomadi, Tiberio, cani in spiaggia e polemiche su Sprar

In foto: i banchi della minoranza nella seduta di giovedì
i banchi della minoranza nella seduta di giovedì
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
ven 25 mag 2018 16:59 ~ ultimo agg. 26 mag 23:50
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[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=0cFhogXJp18&feature=youtu.be” splash=”https://i.ytimg.com/vi/0cFhogXJp18/sddefault.jpg” caption=”Chiriguitos, nomadi, cani in spiaggia, Sprar e progetto Tiberio. Una sintesi del consiglio comunale”]

Fuoco di fila di argomenti di attualità nella prima parte del consiglio comunale. Dai chiringuitos balzati all’onore delle cronache dopo la rottura tra le categorie sull’orario di spegnimento della musica (“a questo punto decideremo noi” spiega l’assessore Sadegholvaad) alle carovane nomadi fino al regolamento sui cani in spiaggia con le perplessità del consigliere di Patto Civico Frisoni.

Tra gli ordini del giorno è arrivato invece il via libera con 17 voti favorevoli e 9 contrari alla variazione di bilancio di previsione che prevede l’investimento di 450mila euro per camerini e attrezzature di scena del Teatro Galli e il riconoscimento del debito fuori bilancio per far fronte alla recente sentenza del Tribunale di Bologna che ha condannato il comune a pagare 716mila euro al privato in merito al contenzioso sui lavori di ristrutturazione (datata anni ’90) dell’immobile Aquila d’oro (dove ha sede proprio il consiglio comunale).

Il consigliere della Lega Zoccarato ha però contestato la proposta del comune di ampliare il progetto Sprar e accogliere altri 80 richiedenti asilo. Secondo l’esponente del carroccio gli 1,4 milioni nel triennio erogati dal ministero (490 al mese per ogni rifugiato) non sarebbero sufficienti a coprire tutte le spese e quindi sarebbe il comune a dover in qualche modo intervenire: l’adesione al progetto Sprar – attacca – “non solo è un modo per legittimare il circuito viziato dell’accoglienza ma si sta rivelando, nei fatti, un capitolo di spesa del bilancio comunale che inevitabilmente sottrarre risorse e servizi ai riminesi”. Illazioni” ribatte l’amministrazione comunale ribadendo la bontà del progetto e il fatto che non comporti costi vivi a carico del bilancio: “lo Sprar coinvolge i Comuni nella gestione dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, evitando quelle imposizioni dall’alto che provano tensioni nelle comunità” – precisa il comune “lo Sprar è un progetto valido che consente di gestire il fenomeno dell’immigrazione e non di subirlo“.

Il Consiglio ha poi approvato (17 favorevoli e 10 contrari) una ratifica di deliberazione di Giunta comunale riguardante una variazione al bilancio legata al Progetto Tiberio trovando però le critiche dei consiglieri Renzi e Rufo Spina sull’ultimo intervento relativo al balcone aggettante sulla piazzetta Pirinela.

All’unanimità è stata approvata la convenzione per la gestione de servizi di polizia stradale condotti dalle polizie municipali di Rimini, San Mauro Pascoli e dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia per le zone di San Vito e Santa Giustina.

Prima della conclusione dei lavori, il Consiglio si è espresso anche sulla mozione presentata dal consigliere Carlo Rufo Spina dal titolo “Dagli atri muscosi, dai fori cadenti”, bocciata con 15 voti contrari, 7 favorevoli e 3 astenuti.


Il botta e risposta a suon di comunicati stampa tra Lega e Amministrazione

La nota della Lega

“Quasi 1 milione di euro per contenziosi” – è questa la prima “nota di demerito” che il consigliere del Carroccio, Matteo Zoccarato, eccepisce al Comune di Rimini e alle variazioni di bilancio discusse nella seduta di ieri sera: “oltretutto si tratta di soldi che questa Amministrazione ci ha rimesso per cause che sono andate perse (tra queste, quella legata ai terreni di via Feleto dove sarebbe dovuta sorgere una delle famose microaree nomadi)”. Ma la nota più dolente sul fronte delle possibili ‘uscite’ è quella legata al progetto Sprar: “in tutti questi mesi da palazzo Garampi non hanno fatto altro che filtrare rassicurazioni sulla natura e sui costi di questo progetto, a parole totalmente a carico dello Stato. Peccato che a smentire i buoni propositi della Giunta Gnassi siano state proprio le variazioni di bilancio 2018” – aggiunge Zoccarato che fa riferimento alla “natura dei finanziamenti a monte di questa iniziativa. Per gli ulteriori 80 richiedenti asilo che Rimini si appresta ad ospitare, il Ministero dell’Interno erogherà €.1.390.000 spalmati su tre annualità. Facendo una mano di conti” – continua il leghista – “per ogni migrante, lo Stato ci riconosce circa 480 euro al mese per tre anni. È chiaro che la quota residuale necessaria per coprire tutte le spese legate al mantenimento e all’erogazione dei servizi di assistenza e integrazione di queste persone, sarà a carico del Comune di Rimini e quindi dei nostri cittadini.” Per la Lega l’adesione al progetto Sprar “non solo è un modo per legittimare il circuito viziato dell’accoglienza ma si sta rivelando, nei fatti, un capitolo di spesa del bilancio comunale che inevitabilmente sottrare risorse e servizi ai riminesi”.

La nota dell’amministrazione

“Partiamo da un assunto di base: l’Amministrazione Comunale di Rimini è orgogliosa di aderire allo Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati promosso e sostenuto dal Ministero dell’Interno. Lo ribadiamo, con convinzione, in risposta al consigliere della Lega Matteo Zoccarato, che in una nota stampa diffusa in mattinata ha messo nero su bianco le illazioni portate avanti ieri sera in consiglio, parlando di ipotetiche variazioni di bilancio stanziate dall’Amministrazione per l’ampliamento del progetto di accoglienza. Illazioni, usate come pretesto al solo scopo di giustificare e rafforzare una presa di posizione squisitamente politica. E’ doveroso però nei confronti dei cittadini fare chiarezza su un tema, quello dell’immigrazione, che al netto dei giudizi personali rappresenta – oggi e ancor più nel futuro – un fenomeno strutturale della nostra società e che quindi come tale va governato. E proprio per questo motivo l’Amministrazione non arretrerà su un progetto come lo Sprar che coinvolge i Comuni nella gestione dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, evitando quelle imposizioni dall’alto che provano tensioni nelle comunità. Un sistema che consente di gestire e controllare in maniera diretta ed efficace il processo di accoglienza e di integrazione di quelle famiglie, di quelle donne e di quei bambini che fuggono dalla guerra, che cercano una via di uscita da situazioni drammatiche davanti alle quali troppo spesso fa comodo chiudere gli occhi. Lo Sprar è un progetto valido che consente di gestire il fenomeno dell’immigrazione e non di subirlo. Dunque il Comune di Rimini continuerà ad aderirvi, almeno fino a quando l’esecutivo a guida Lega deciderà di cancellarlo, magari per sostituirlo con mine e fili spinati ai confini. Politicamente e ideologicamente la si può pensare come si vuole, ma se si ci vuole limitare a guardare i conti economici tirati in ballo dal consigliere Zoccarato – tralasciando l’aspetto umanitario e umano evidentemente secondario per la Lega – il progetto Sprar non comporta costi vivi a carico del bilancio per i comuni italiani. Comporta invece impegno e capacità di fare rete”.