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Chiringuitos. Le associazioni di categoria trovano accordo su orario musica

Chiringuitos: l'Amministrazione opta per le 23.30 con due deroghe

repertorio

Le associazioni di categoria di pubblici esercizi, bagnini e chioschisti hanno trovato l’accordo sulle regole per i chiringuitos. Dopo gli incontri che si sono susseguiti nelle ultime settimane, tutte le componenti del turismo interessate hanno convenuto come l’orario più consono per lo spegnimento della musica nei chiringuitos sulla spiaggia le 23:30, tutte le sere della settimana. Ora ci sarà il confronto con l’Amministrazione Comunale che dovrà esprimersi in proposito.

Spiega Giuliano Lanzetti Del direttivo di FIPE – Confcommercio: “Confcommercio si è sempre spinta nella direzione di quella che amiamo chiamare ‘economia del tramonto’, perché crediamo nell’arricchimento della nostra offerta turistica, nell’ampliamento dei servizi per gli ospiti, nella promozione del territorio e nella centralità della spiaggia, ma il tutto va ricondotto entro certi limiti. Tutte queste riflessioni e considerazioni ci hanno portato a raggiungere questo accordo, forse uno dei primi tra gli operatori del settore turistico interessati”.

Soddisfatto Gianni Indino, presidente provinciale Confcommercio e regionale di Silb. “La conferma dello stop alla musica alle ore 23:30 e il conseguente deflusso degli avventori permetterà di liberare le aree utilizzate e di ripristinare la spiaggia affinché sia in condizioni ottimali il giorno seguente, pronta per la balneazione. Ma soprattutto dà l’opportunità di fruire dell’offerta turistica che la città è in grado di proporre in tutte le sue parti, dai viali delle Regine a viale Vespucci, fino al centro storico, rendendola un unicum nel panorama internazionale”.

Con un’attenzione particolare alle regole: “Ben vengano le serate di musica, ma diciamo un no secco al ballo che in spiaggia non è contemplato, al contrario di quanto dice qualche funzionario dell’amministrazione comunale. Come Silb sappiamo bene che la formula ‘ballo spontaneo’ non ha infatti alcuna valenza legale e non è mai stata accettata da alcun tribunale nemmeno a parziale difesa degli esposti da noi presentati”.