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Attualità Rimini

Chiringuitos. L'Amministrazione tira dritto ma il dibattito continua

In foto: repertorio
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di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
ven 25 mag 2018 16:58 ~ ultimo agg. 19:31
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Sul regolamento per i chiringuitos continua il dibattito a Rimini con incursioni anche in Consiglio Comunale. Ieri il consigliere di Obiettivo Civico Andrea Bellucci ha interrogato la Giunta chiedendo di poter estendere la musica fino all’una almeno nei fine settimana, anche perché non tutti i ragazzi che vogliono divertirsi possono permettersi la discoteca. L’assessore Sadegholvaad ha confermato che sarà l’Amministrazione Comunale ad assumersi onore e onere della scelta definitiva dopo gli scontri a distanza tra categorie rispetto a quello che sembrava un accordo su cui potesse esserci convergenza. I Chiringuitos potranno operare per tutta la giornata, poi si deciderà se fino alle 23.30 o all’una.

Gianni Indino di Confcommercio oggi trasmette un’articolata risposta su diversi punti. Dice di aver parlato con Bellucci ma di avere trovato sconcertanti le basi della sua interrogazione, che favorirebbero il ballo illegale in spiaggia. Ricorda che la musica in spiaggia finisce alle 22 in capitali del turismo giovanile come Grecia e Ibiza, dove si sono sperimentati orari più lunghi ma si è fatta retromarcia. Dice di non avere ancora capito perché CNA si è tirata indietro da un accordo che aveva l’accordo del 95% delle categorie. Tra queste Assobalneari Confindustria, Fiba Confesercenti, Oasi Confartigianato e Sib Confcommercio che con una stringata nota ribadiscono l’accordo sulle 23.30. Indino, infine, assicura impegno per evitare che somministrazioni e divertimento si accentrino in spiaggia facendo concorrenza al settore.

In Consiglio Sadegholvaad ha anche risposto al tema sottoposto da Bellucci sull’incentivazione degli aperitivi in vigna: va benissimo, ma con regole chiare e certe, e solo nell’ottica di valorizzare le produzioni locali: senza mojito o kaipiroska o biglietti d’ingresso.


L’interrogazione di Andrea Bellucci (Patto Civico)

Signor Sindaco e Assessore questa interrogazione è a nome di tutti i ragazzi, le giovani famiglie, i turisti e le persone che vogliono che Rimini non solo sia una meta invidiabile per il divertimento diurno, ma che possa tornare ad essere punto di riferimento della costa adriatica anche per il divertimento serale – notturno.

Oggi come oggi la crisi del modello “discoteca” unita ad una regolamentazione sempre più stringente stanno riducendo le opportunità di svago dei ragazzi e dei turisti che ogni anno decidono di spendere le proprie vacanze in una terra come la nostra che è sempre stata “generosa” da tutti i punti di vista.

Leggo quindi sempre un po’ dispiaciuto le dichiarazioni delle associazioni di categoria che invece che seguire ed incentivare i trend di mercato, mettono dei paletti evidenziando un atteggiamento fin troppo conservatore. Il punto è che non si ostacola solo i promotori di nuove iniziative, ma si ostacolano soprattutto i “fruitori dei servizi” e il nostro turismo. Se i giovani amano divertirsi e sorseggiare un cocktail a piedi nudi sulla sabbia, piuttosto che sedersi in collina a sorseggiare del vino mentre guardano il tramonto, non solo non dobbiamo impedirglielo, ma abbiamo il dovere di incentivare i promotori di queste attività.

Sui giornali questa settimana ho letto del limite di chiusura dei chiringuito in spiaggia che sarà le 23:30, ma poi io come tutti i miei coetanei ci siamo soffermati sul fatto che se un giovane piuttosto che un turista dopo cena, cosa fa? Le discoteche diventano operative all’una (e non sono gratuite oltre che essere per la maggior parte a Riccione) per chi vuole bersi un cocktail e stare in compagnia cosa può fare? I chiringuito offrono un’opportunità invidiabile per vivere la nostra spiaggia, il nostro motore turistico, anche la sera e sarebbe un peccato non sfruttarla a pieno. Vincolare l’apertura e la musica alle 23:30 impedisce ai giovani di potersi svagare con gli amici o alle giovani famiglie di potersi rilassare in spiaggia la sera. Il venerdì sera o il sabato sera cosa fa un ragazzo dopo le 23:30 se non vuole pagare 20€ per entrare in discoteca? Va a casa a dormire? Senza nascondersi dietro un dito, il rischio è che lungo l’estate vincolando i locali che non sono discoteche, potrebbero crearsi disordini in giro per strada nelle ore serali – notturne.

I chiringuito, hanno la fortuna di essere ben lontani dalle aree residenziali, quindi estremamente poco fastidiosi per musica e confusione in generale, non solo, sono un eccellente trait d’union tra cena e una possibile serata in discoteca per chi vuole, risultando estremamente convenienti e piacevoli per le famiglie, i giovani e turisti; inoltre, risultano essere molto apprezzati da tutte le aziende che presenziando al palacongressi o in fiera ricercano un’esperienza differente dal solito ristorante o bar.

Come amministrazione dobbiamo caricarci di responsabilità e coltivare sempre più le nuove iniziative, perché è il mercato che premia.

Chiedo perciò all’amministrazione:

  • Potete prendere in considerazione la possibilità di tenere aperti i chiringuito fino all’1 di notte almeno nei weekend?
  • Inoltre, possiamo sostenere l’imprenditoria, incentivando le nuove idee come gli aperitivi in vigna?

Spesso ci dimentichiamo che se il nostro vicino lavora bene e attira, fa lavorare di più anche noi.


Le risposte di Gianni Indino, presidente di Confcommercio Rimini:

  1. L’interrogazione del consigliere Bellucci. “Ho parlato personalmente con il consigliere comunale Andrea Bellucci, che mi ha spiegato come secondo lui ballare in spiaggia significhi offrire ai meno abbienti la possibilità di ballare anziché recarsi in discoteca dove costa di più. Ammesso e non concesso che un drink in spiaggia costi meno, la sua lodevole intenzione va a cozzare con la legalità. E’ come se a un ragazzo che vorrebbe una camicia firmata e non può permettersela, fosse concesso di rivolgersi al mercato della contraffazione. In questo modo si autorizza un sistema illegale del vivere quotidiano: ritengo sconcertante le basi su cui poggia la sua interrogazione in consiglio comunale”.
  2. Non si torni al passato. Ma quale futuro? “Tutte le località turistiche e le mete più in voga tra il pubblico giovanile chiudono la spiaggia alle ore 22. Ibiza, Lloret de Mar, Cipro, Montenegro, Grecia… Non esiste da nessuna parte la spiaggia vissuta a tarda notte. Ad Ibiza hanno fatto un tentativo qualche anno fa, per poi tornare indietro la stagione seguente e ne ho testimonianza diretta dalle parole del presidente del consiglio di Ibiza, Vicente Torres Guasch, incontrato lo scorso anno”.
  3. Passo indietro Cna. “Al direttore di Cna, Davide Ortalli, rispondo anche se spero che la risposta la conosca già da solo. Nella zona Marano di Riccione stiamo portando avanti un percorso legato a titoli autorizzativi che i locali possiedono. Questi locali sono a tutti gli effetti delle discoteche con regolare licenza da ballo, cosa molto differente da ciò che accade sulla spiaggia riminese. Stupisce molto che il direttore di una associazione di categoria non conosca la differenza tra legalità e illegalità. Sulla questione Marano, siamo pronti ad un tavolo con Federalberghi Riccione, interlocutore accreditato a parlare di turismo, per discutere il futuro dell’area e illustrare il progetto sottoscritto collettivamente dai locali e già presentato all’amministrazione comunale riccionese.
  4. L’accordo tra categorie. “Sperando questa volta di non essere smentito, tutte le associazioni di categoria (ad eccezione di Cna che si è tirata indietro e ancora non ne abbiamo capito il reale motivo), riconfermano l’accordo raggiunto ai tavoli organizzati dall’amministrazione comunale riminese, per l’apertura dei chiringuitos tutto il giorno, con chiusura alle ore 23:30. Mi auguro che l’amministrazione tenga conto dell’accordo che coinvolge il 95% delle categorie sedute ai tavoli e interessate all’argomento, che dia risposte chiare perché la stagione è ormai alle porte e non dia totale credito ad una esigua minoranza”.
  5. No all’accentramento in spiaggia. “Ancora una volta ribadiamo che ci batteremo sino alla fine per non dare il via a questo tipo di accentramento di attività sulla spiaggia, che di fatto penalizza tutte le attività che insistono nell’area sopra al lungomare e nel centro storico, che tanto fanno per rinnovarsi, rimanere sul mercato e soprattutto rimanere aperte nonostante le tante difficoltà che incontrano. Siamo fermamente convinti che non si possa distorcere l’economia di un intero comparto solo a beneficio di pochi”.

Il consigliere comunale di Patto Civico Andrea Bellucci nella seduta di ieri ha chiesto che

 

Andrea Bellucci