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Attualità Rimini

Chiringuitos, il dibattito continua. Gli interventi di CNA e Confesercenti

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 24 mag 2018 16:33 ~ ultimo agg. 16:33
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Continua il dibattito a distanza sull’orario della musica per i chiringuitos. Il direttore di CNA Davide Ortalli chiarisce di nuovo la posizione dell’associazione: il “vizio di partenza” era che Confcommercio abbia parlato a nome di CNA senza averne titolo. La proposta inviata al Comune, ribadisce, era di non precludere la possibilità di arrivare all’una per una notte a settimana.

Tra i due litiganti interviene anche Confesercenti con il presidente degli operatori balneari dell’associazione Fabrizio Pagliarani che invita alla collaborazione al di là degli interessi del settore per trovare un punto di equilibrio tra la necessità di andare incontro a un mercato che cambia e quella di non trasformare le spiagge in discoteche.


L’intervento di Davide Ortalli (CNA Rimini)

Nessuna retromarcia, nessun cambio di posizione, semplicemente Confcommercio non aveva e non ha alcun titolo per parlare a nome di CNA che peraltro aveva ufficialmente espresso differente posizione attraverso un documento ufficiale inviato all’amministrazione comunale in data 22/05.

CNA non chiede deregulation ma di non precludere la possibilità di prosecuzione dell’attività fino all’una, almeno una volta alla settimana. Una posizione di equilibrio e di buon senso con uno sguardo ad un’offerta turistica che non può ignorare la richiesta del mercato.  Confcommercio spieghi piuttosto perché prima invia il comunicato stampa, parlando a nome di tutti, e poi si preoccupa di raccogliere le firme sul documento. La prassi è esattamente il contrario.

E spieghi come mai solo qualche km più a sud (zona Marano a Riccione) Confcommercio sia molto più sensibile al tema dell’attività serale in spiaggia chiedendo esattamente il contrario ovvero una proroga sulla musica e di conseguenza dell’attività di intrattenimento per i locali in spiaggia. Il differente titolo autorizzatorio non può essere il pretesto per sostenere posizioni difformi.  Se la spiaggia rappresenta un valore aggiunto anche per l’offerta serale occorre fare scelte conseguenti, poi ognuno svolgerà l’attività per cui è stato autorizzato.

Qui non si tutelano interessi di bottega, almeno non da parte di CNA. Tutto il tessuto imprenditoriale trae benefici dalla capacità di interpretare al meglio le richieste del mercato, altrove è già stato fatto. Serve avere una visione di città complessiva, una Rimini che si rinnova interpretando le mutate abitudini dei suoi turisti e dei suoi cittadini e serve farlo con buon senso, tenendo insieme le legittime esigenze di tutte le imprese e quelle rinnovate dei clienti.

Il cambiamento è determinante per le imprese e coloro che guardano solamente al passato o al presente stanno certamente perdendosi il futuro. Non possiamo permettercelo.

L’intervento di Fabrizio Pagliarani (Confesercenti)
 “Il valore della spiaggia nell’offerta turistica del nostro territorio, e il rispetto degli accordi sono i principi di fondo in cui tutti dobbiamo credere. Attorno a questi si può avere un dialogo e trovare una mediazione che vada nell’interesse della città”. Fabrizio Pagliarani, presidente dei bagnini Confesercenti, interviene nel dibattito sulle linee guida per la somministrazione dei cibi e delle bevande in spiaggia e sugli orari di attività dei chiringuitos nel comune di Rimini.“Il tema vero è il ruolo della spiaggia – osserva Pagliarani -. Non possiamo immaginare Rimini senza spiaggia, senza il valore aggiunto che rappresenta per la città e il turismo. Occorre andare oltre gli interessi settoriali e guardare all’interesse generale. Noi crediamo nel lavoro che svolgiamo e nonostante le incertezze che pesano ancora oggi sul settore balneare abbiamo scelto di investire e di diversificare e arricchire l’offerta. Una scelta che riteniamo faccia bene alla città, sia apprezzata dai residenti e dai turisti, e consenta anche di tenere viva la spiaggia anche dopo il tramonto, contribuendo alla sua sicurezza”.

“Non possiamo tornare al passato – continua il presidente dei bagnini Confesercenti -: dobbiamo confrontarci con un mercato turistico che va verso questo tipo di offerta. E’ chiaro che sono necessarie delle regole, e nessuno di noi pensa che i chiringuitos debbano diventare delle discoteche. Non con i diktat, ma con la collaborazione si può arrivare a quella mediazione che consenta a tutti di svolgere al meglio il proprio lavoro e garantisca valore aggiunto alla città”.