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Attualità Coriano

Vincoli aeroportuali, ok a delibera. Spinelli: se scatta salvaguardia, agricoltura in ginocchio

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 12 apr 2018 12:56 ~ ultimo agg. 17:48
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E’ arrivato all’unanimità in consiglio comunale a Coriano il via libera alla delibera relativa ai nuovi vincoli aeroportuali, pubblicati il 21 febbraio sul Bollettino Unico Regionale. Vincoli determinati da Enac che andranno ad incidere pesantemente su molti comuni collinari dell’entroterra imponendo forti limiti alle edificazioni ma soprattutto pesanti conseguenze sull’agricoltura. L’amministrazione corianese ha chiamato a raccolta le associazioni agricole che hanno presentato opposizioni ai nuovi vincoli che il comune ha integrato nella propria delibera. Per Coriano le zone più penalizzate sono le frazioni di Mulazzano, Sant’Andrea in Besanigo e San Patrignano.
“C’è sia il problema relativo ai permessi a costruire in quelle aree – spiega ai microfoni della trasmissione di Icaro Tempo Reale il sindaco Domenica Spinellisia quello dei permessi per lo sviluppo in ambito agricolo. Ed è questa la cosa che preoccupa di più“.

Dopo aver interessato della vicenda anche gli assessori regionali, i sindaci di Coriano e Saludecio (Dilvo Polidori) hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della provincia. Non si tratta assolutamente di una guerra all’aeroporto, puntualizza Domenica Spinelli spiegando però che a preoccupare sono anche i tempi. “Abbiamo chiesto ad Enac un tavolo tecnico di concertazione – dice – ma, confrontandoci con altri comuni, abbiamo visto che i tempi per le risposte ai comuni da parte di Enac sono lunghissimi. A Genova, ad esempio, c’è voluto un anno. Questo significa che nel frattempo, passati i 60 giorni previsti dalla pubblicazione sul BUR, scatta la salvaguardia e gli uffici tecnici non possono più rilasciare permessi. E per Coriano la data è il 21 di aprile.
Una situazione che metterebbe in ginocchio le aziende agricole che per partecipare a bandi come quelli regionali gestiti dal Gal avrebbero bisogno di avere in mano permessi che i comuni sarebbero però impossibilitati a redigere. “Se il territorio non avrà deroghe – ironizza la Spinelli – significa che faremo dei parchi naturali e cambieremo tutti mestiere e faremo i guardiacaccia. E’ una battuta ma sintetizza bene la situazione.

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