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Cronaca Rimini

Processo Dental & Beauty: nessun risarcimento a parti offese, due condanne

In foto: la vecchia sede Dental & Beauty
la vecchia sede Dental & Beauty
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 19 apr 2018 14:11 ~ ultimo agg. 20 apr 13:43
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Si è concluso in Tribunale a Rimini il processo Dental & Beauty. All’udienza odierna, il Gup Sonia Pasini, ha dovuto prendere atto della completa assenza di risarcimento, sia alle persone offese sia alle parti civili. Come concordato fra Pm e imputati, la legale rappresentante Alessandra Bersan è stata condannata a 2 anni e 9 mesi di reclusione, mentre il compagno ad 1 anno e 9 mesi con pena sospesa solo per quest’ultimo.

Un colpo di scena visto che gli imputati , per ottenere una pena più lieve, avevano ottenuto più volte il rinvio del processo per trovare le somme da offrire a titolo di risarcimento a favore delle persone offese e delle parti civili. Impegno che non si è concretizzato

Il caso era scoppiato nel 2014 con il fallimento dell’omonima clinica dentale e con decine di pazienti, circa 150, lasciati con lavori odontoiatrici incompleti o neppure iniziati nonostante il pagamento di acconti o la sottoscrizione di contratti da migliaia di euro con finanziarie. Dietro ai problemi della clinica, aperta nel luglio del 2012, la mancanza di liquidità con l’impossibilità a far fronte ai debiti con i fornitori. Colpa forse dei prezzi troppo bassi praticati per strappare clienti alla concorrenza. A prendersi carico dei clienti la Mirò Holding di Bolzano che aveva avviato il franchising della struttura ma, detenendo solo il 10% delle quote, non era riuscita (nonostante i tentativi) ad arginarne poi le mancanze. Mirò che poi, dopo il fallimento della Dental decretato il 25 agosto 2014 dal tribunale, è tornata a gestire direttamente la struttura di via della Repubblica.

Tra le parti civili costituitesi a processo c’era anche la Lega Consumatori promossa dalle Acli, che ha assistito più di 100 pazienti chiedendo 50.000 euro di risarcimento.

Come associazione rappresentativa degli interessi di pazienti e consumatori a un corretto comportamento sociale e commerciale, non possiamo che sentirci molto delusi dal comportamento degli imputati che hanno creato delle false aspettative su coloro che erano già stati danneggiati a sufficienza economicamente, fisicamente e moralmente – afferma l’avvocato Emanuele Magnani, difensore della parte civile Lega Consumatori. Con ciò ci rimane comunque la soddisfazione per le condanne penali per i fatti gravi contestati, che ripagano almeno in parte la lotta che Lega Consumatori ha fatto e fa ogni giorno per prevenire e tutelare i diritti delle persone vulnerabili“.


Quando esplose la vicenda nel 2014 Icaro Tv le dedicò una puntata della trasmissione Diritto & Rovescio

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