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Attualità Politica

Problemi in bus. Sensoli (M5S) interroga giunta su caso Roberta Tota

In foto: Roberta Tota
Roberta Tota
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 27 apr 2018 13:50 ~ ultimo agg. 13:51
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Finisce in Regione la storia di Roberta Tota, la giovane riminese con disabilità motoria che nei giorni scorsi ha raccontato le difficoltà trovate per salire su un autobus del trasporto pubblico. (vedi notizia).  Raffaella Sensoli, vice Presidente della Commissione Sanità (M5s) ha presentato una interrogazione in cui afferma che “sembra emergere con chiarezza che non è data alle persone con disabilità, nel caso specifico disabilità motoria, la possibilità di godere di un servizio pubblico che abbia le caratteristiche del servizio di trasporto pubblico urbano, cioè con libertà e autonomia di spostamento tali da potere vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli ambiti della vita”.

Sensoli, pertanto, chiede alla Giunta regionale “di confrontarsi con l’Amministrazione Comunale di Rimini ed i vertici della locale azienda di gestione del Trasporto Pubblico Locale: affinché situazioni del genere non abbiano a riprodursi; affinché si adotti un piano di rimozione delle discriminazioni in essere ai danni delle persone con disabilità motoria, nell’esercizio del servizio di trasporto pubblico locale; affinché l’Amministrazione si conformi ai richiami del Difensore Civico regionale in tema di accessibilità per le persone con disabilità dei servizi pubblici locali quali anche il trasporto”. Invitando, inoltre la Giunta regionale, “ad incontrare la persona con disabilità per manifestarle la vicinanza delle istituzioni e l’apprezzamento della sua azione trasparente e coraggiosa, che ha portato ad affermare il suo diritto e la collaborazione dell’autista seppure restio inizialmente, ponendole pubblicamente scuse per l’accadimento chiaramente configurabile come discriminatorio, anche per invogliare tutte le persone a non sottostare ad atteggiamenti discriminatori, ma attivarsi per rimuoverle”.

Infine, la Consigliera chiede alla Regione di farsi carico di un’attività formativa che dia la possibilità al personale del trasporto pubblico di poter agire con cognizione, con comportamenti etici adeguati e con conoscenze tali che gli permettano di ignorare comandi illegittimi e lesivi di diritti fondamentali dell’utenza.