Indietro
menu
Attualità Economia

Le sfide dell'economia locale. Imprenditori di Cna e amministrazione a confronto

In foto: L'assemblea
L'assemblea
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 12 apr 2018 14:13
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

[kaltura-widget uiconfid=”30012024″ entryid=”0_7bl11s63″ width=”400″ height=”220″ /]

 

Il freccia rossa con fermata a Riccione nei fine settimana estivi da giugno a settembre, ma anche la possibilità di vedere l’arrivo di navi da crociera di Costa. Il rilancio della zona artigianale con possibili cambi di destinazione d’uso, la riqualificazione degli assi commerciali, una maggiore valorizzazione di Riccione Paese. Tanta carne al fuoco nel confronto tra gli associati di CNA e l’amministrazione comunale che si è tenuto martedì sera al Pastrocchio. I rappresentanti dell’associazione di categoria hanno messo sul piatto luci ed ombre dei vari settori che rappresentano, dall’artigianato al balneare, dal commercio al turismo, chiedendo sostegno all’amministrazione. Un confronto partecipato, con una trentina di imprenditori di Cna e la giunta quasi al completo. A precisa richiesta il sindaco ha confermato la sua contrarietà ai nuovi centri commerciali che dovrebbero sorgere a Misano e San Giovanni in Marignano. Dal sindaco è arrivata la richiesta alle imprese di maggiore apertura al sociale.

 

 

La nota di CNA
Da parte di CNA è stata apprezzata molto la partecipazione quasi al completo della Giunta Comunale al confronto;

la serata ha avuto inizio con la presentazione di alcune slide che sono state di supporto alla comprensione delle trasformazioni in atto a livello globale dei tradizionali modelli socio-economici di sviluppo; ci troviamo difronte a cambiamenti epocali che oggi pochi sanno prevedere e per questo motivo occorre intraprendere fin d’ora un percorso unitario, pubblico/privato, che ci porti ad agganciare le trasformazioni con le azioni più adeguate, ed ognuno per la propria competenza, per il proprio ruolo mettere in campo comportamenti ed azioni virtuose.

L’Associazione dal canto suo ha il compito primario di formare una classe imprenditoriale all’altezza del nuovo modo di fare impresa; una formazione che non può prescindere dalla trasmissione di valori etici, quali la valorizzazione delle risorse umane; il pensare oltre che alla propria economia anche al benessere del contesto in cui vive creando opportunità e valore per tutti; occorre stimolare la capacità di comprensione e percezione delle opportunità, la costruzione del pensiero imprenditoriale che riesca a vedere in prospettiva il futuro; deve fornire agli imprenditori gli strumenti per affrontare i cambiamenti quali.

  • La capacità di leggere i dati oggettivi,
  • Di strutturare progetti, come quelli per l’internazionalizzazione e dei finanziamenti connessi;
  • Di conoscere e saper intrepretare le normative di settore come pure gli strumenti di utilizzo,
  • Orientarli nelle decisioni di investimento e nell’accesso agli incentivi.

Un esempio su tutti nel settore dell’ARTIGIANATO la crisi ha aperto delle prospettive differenti su cui occorre riflettere, perché stiamo assistendo ad una trasformazione profonda. L’avvento della tecnologia sempre più facile da utilizzare ed accessibile porterà ad un cambiamento che vedrà la riduzione degli spazi, già assistiamo al graduale ridimensionamento dei magazzini nelle aziende grazie alla velocizzazione dei trasporti e alla modernizzazione della logistica. Inevitabilmente le superfici degli attuali capannoni artigianali risulteranno eccessive, per di più i  costi di manutenzione degli stessi non diminuiscono con le necessità. Criticità quindi delle zone artigianali: necessità di riqualificazione e rigenerazione delle stesse aree, recupero degli edifici e spazi pubblici. Qui entra in gioco il ruolo dell’Amministrazione Comunale, che nel confronto ha condiviso le problematiche, ma soprattutto la necessità di affrontarle in un’ottica di sistema.