Indietro
menu
Rimini Scuola

Esternalizzazione scuole. UIL: il Comune non rispetta confronto concordato

In foto: repertorio
repertorio
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 10 apr 2018 16:52
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Sull’esternalizzazione dei servizi scolastici il comune di Rimini disattende le modalità di confronto che erano state concordate con il Tribunale. La denuncia arriva dalla UIL riminese, che aveva intrapreso un proprio percorso per contestare la decisione. Scrivono la segretaria della UIL riminese Giuseppina Morolli e Alfredo Bianchi della Funzione Pubblica della UIL.

“Ci siamo battuti contro la delibera del Comune di Rimini che ha iniziato il processo di esternalizzazione dei servizi educativi della prima e seconda infanzia, arrivando da soli ad una denuncia per atteggiamento antisindacale davanti al tribunale di Rimini. In tribunale, tra la UIL ed il Comune di Rimini, su sollecitazione del magistrato, le parti, hanno aderito alla proposta conciliativa formulata dal Giudice, ed in particolare si è raggiunto un’intesa su un percorso di confronto per tentare di smussare le grandi diversità sulle scelte strategiche per la scuola ed i servizi educativi per la prima infanzia. La UIL , da sola, ha iniziato questo percorso di scontro pesante col Comune perché eravamo e siamo convinti che la scelta sia sbagliata politicamente ma soprattutto arrechi un grande danno alle lavoratrici del settore ad iniziare dalle precarie.

Tutto questo avveniva il 20 e 21 Marzo 2017, poi dopo le sollecitazioni che la UIL ha inviato, finalmente il 18 Luglio 2017 finalmente le parti si incontravano, poi più nulla”.

Ma la UIL non si è dimenticata della questione e “Su nostra sollecitazione era stato fissato un incontro per il 20 Marzo 2018, dopo 8 mesi di silenzio finalmente venivamo convocati. Errore, è arrivata una telefonata con la quale l’incontro è stato rinviato.

La UIL ribadisce che questi tempi e metodi sono inaccettabili, le scelte che opera il comune influiscono sia sulle famiglie dei bimbi che frequentano, sia sui lavoratori del settore ed è un chiaro esempio di sottovalutazione delle problematiche l’atteggiamento di continuo rinvio nel tempo.

La UIL ribadisce che, per fortuna, Rimini è l’unico Comune che ha esternalizzato una parte dei servizi scolastici, ma Noi siamo attenti e vigileremo per tutelare i cittadini in uno dei settori più qualificanti, disponibili a tornare a citare il comune in tutte le sedi comprese quelle legali avendo un unico obbiettivo: la tutela delle lavoratrici di ruolo e precarie e il rispetto della qualità del servizio che nel nostro territorio è molto alto”.