newsrimini.it

Col via libera di Riccione parte il Piano intercomunale di emergenza di Protezione Civile

Col via libera di Riccione parte il Piano intercomunale di emergenza di Protezione Civile

volontari di Arcione

Con l’approvazione all’unanimità del Consiglio Comunale di Riccione, Comune capofila, è stato formalmente adottato il Piano Intercomunale di emergenza di Protezione Civile dei comuni di Riccione, Cattolica, Coriano, Misano Adriatico e San Giovanni in Marignano. Step conclusivo, dopo il via libera nel 2016, del progetto e della convenzione per la gestione in forma associata delle funzioni di protezione civile e del servizio di allertamento locale.

La nuova organizzazione del sistema di Protezione Civile ha previsto l’istituzione di un Ufficio Associato per lo svolgimento delle seguenti funzioni: predisposizione e gestione del piano intercomunale di emergenza, partendo da un atto ricognitivo dei piani comunali esistenti; attività di coordinamento della funzione tecnica dei presidi territoriali idrogeologici ed idraulici; istituzione del presidio operativo H/ 24; formazione del volontariato di Protezione Civile. Il presidio territoriale intercomunale è un servizio di vigilanza con funzioni di sorveglianza, monitoraggio e valutazione delle criticità idrogeologiche. Dal controllo dello stato degli argini alla ricognizione delle aree interessate da criticità metereologiche.

“ E’ una delibera tecnica ma di sostanza perché riunisce le piene funzioni dei cinque Comuni coinvolti e definisce con chiarezza le modalità operative d’intervento nella gestione delle emergenze- ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile Elena Raffaelli -. Ringrazio tutti gli attori che hanno concorso all’ adozione del piano, in particolare la Polizia Intercomunale che ha attivamente supportato ogni esigenza, anche nel periodo invernale appena trascorso, e l’associazione “ Arcione”, braccio operativo valido e sempre disponibile a fianco dell’amministrazione, per affrontare e risolvere ogni emergenza di calamità naturale. Per consentire la migliore informazione, il piano verrà ampiamente diffuso nei Centri di Buon Vicinato frequentati da volontari sempre molto attenti agli episodi calamitosi”.