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Cattolica in Eccellenza. Mirco Giorgi: “Ha vinto un gruppo di uomini”

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Mirco Giorgi a Calcio.Basket

Lo scontro al vertice di domenica prossima tra Cattolica e Cotignola non sarà decisivo per i giallorossi, che grazie ai tre punti raccolti a Savarna hanno già festeggiato domenica la vittoria del campionato.

“L’importante era vincerlo, anche all’ultima partita, anche all’ultimo minuto – ha detto il tecnico del Cattolica, Mirco Giorgi, lunedì sera a Calcio.Basket -. È venuto prima, faremo la nostra partita con il Cotignola molto più sereni”.

Numeri da capolista vera quelli del Cattolica: 69 punti, frutto di 21 vittorie e 6 pareggi, a fronte di sole 4 sconfitte, con 54 gol fatti e 17 subiti.
“Abbiamo fatto bene, anche i numeri dicono questo. Però non è stato così facile come può dire ora la classifica, a tre giornate dalla fine. Ci sono squadre che sono state costruite, secondo me, come noi, per provare a fare un campionato importante. Quindi devo fare un elogio alla società, che mi ha messo a disposizione in primis degli uomini importanti. Poi, devo rimarcare i complimenti ai ragazzi perché è sempre molto facile scaricare le pressioni sul Cattolica perché è una società importante e la squadra di una città importante. A me piace molto guardare anche le altre squadre, curare tutti gli aspetti, e devo dire che c’erano altre tre-quattro squadre che avevano, a livello di rosa, le stesse potenzialità del Cattolica. Questi ragazzi hanno risposto bene, a prescindere dalle difficoltà iniziali. Grandissimi complimenti ai ragazzi, quindi, e alla società, che ha messo a disposizione uomini importanti. Ha vinto un gruppo di uomini. Loro hanno risposto presente in tutte le partite. È chiaro che abbiamo avuto anche momenti di difficoltà, però ne siamo venuti sempre fuori in maniera egregia.
Io mi sento di avere dato qualcosa perché magari avevo conoscenze da trasmettere ai ragazzi, avendo smesso da poco tempo di giocare, però le qualità per vincere il campionato i ragazzi le avevano già prima che arrivassi io”.

A chi dedica questa promozione in Eccellenza?
“A tutte le persone che ci seguono: sono loro che ci danno la spinta in campo. Però personalmente penso di doverlo dedicare, per la sopportazione durante la settimana e durante i momenti dove un po’ di scarico di tensione, alla mia famiglia, ai miei genitori, e soprattutto a mia moglie, che soffre in particolar modo perché è più a diretto contatto con me. E alle mie due bambine, alle quali per il calcio sottraggo un po’ di tempo, e mi dispiace. Spero siano partecipi anche loro di questa gioia”.

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