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Cultura Riccione

A Riccione la "protesta" di un gruppo di giovani artisti

In foto: Uno degli artisti
Uno degli artisti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 25 apr 2018 22:40 ~ ultimo agg. 26 apr 09:47
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Oggi a Riccione, quando un gruppo di giovani artisti ha messo in piedi una sorta di protesta contro la crisi di valori della società moderna.

Ad accompagnare la “protesta”, la performance live di una giovane cantante, che ha raccontato con le parole della canzone di Bob Marley Redemption Song lo scopo dell’azione del gruppo di giovani: la liberazione dalla schiavitù mentale che attanaglia la società dei giorni nostri.

Il gruppo ha lasciato due messaggi alla città: LISTEN e CREATE.

Di seguito riportiamo la lettera che il gruppo ha deciso di lasciare accanto alle opere, donate alla città:

“Gentile Amministrazione,
Gentile Turista,
Gentile Cittadino,
questa è arte!

L’arte della “Generazione Liquida”, quella di chi non ha avuto nulla in eredità dai padri se non un mondo da ricostruire dalle fondamenta.

Siamo una generazione a cavallo tra due mondi, eppure in grado di leggerli entrambi. Forse, questo nuovo mondo che avanza lo sappiamo leggere meglio noi, che non abbiamo dimenticato com’era quando si camminava senza la testa china sullo smartphone, ma alterniamo facebook, twitter e instagram con la disinvoltura di un prestigiatore, che portiamo il kindle in viaggio, ma non rinunceremmo all’odore della carta per nulla al mondo. Noi che abbiamo visto vecchi muri cadere, e non vogliamo vederne sorgere di nuovi, che di certezze non ne abbiamo mai avute, ma non ci facciamo paralizzare dal caos, perché sappiamo che è lì che nascono le idee migliori. Noi che non siamo vittime della paura di perdere ciò che abbiamo costruito, perché tutto è ancora da costruire.
La rete ha rivoluzionato la nostra esistenza, ha fatto scomparire vecchi mestieri e ne ha fatti sorgere di nuovi. I social network ci hanno fornito un’occasione per riprogettare le nostre identità. Interagiamo in modo diverso, ogni gesto quotidiano è stato rivoluzionato.
Siamo in Italia, il paese in cui l’arte è nata. L’abbiamo scelta per lasciarvi i nostri messaggi, come l’unica disciplina in grado di sensibilizzare le persone e risvegliare un cambiamento.
L’arte ha bisogno di confronto, di sostegno, di condivisione, ma soprattutto di spazi a lei dedicati.
L’arte è ancora viva, ma oggi da sola non può esistere.”

A pochi metri dal murales di foto raffigurante la scritta Smile.