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SPECIALE MEMORIA

Tomaso: gli spari di quel cannone facevano tremare tutto

di Cristina Gambini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 2 mar 2018 10:26 ~ ultimo agg. 28 gen 12:19
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Tomaso Brolli era un bambino birichino, in cerca di nidi di uccellini. La Linea Gotica sconvolse anche lui: racconti da San Clemente.

Era un bambino vivace, orfano di madre, lontano dal padre, prigioniero di guerra, e viveva con i nonni a Sant’Andrea in Casale, vicino la chiesa. Quando sparava il cannone posizionato in quella zona tremava tutto, pareva dovesse crollare anche il soffitto. Entrava in funzione più volte al giorno ma sempre, con regolarità impressionante, verso mezzogiorno, quando la sua famiglia era a tavola. Il momento del pranzo diventava un incubo: Tomaso ricorda il cibo  rovesciato sul tavolo per le oscillazioni prodotte da quel maledetto cannone. Anche quando erano dentro il rifugio, scavato sotto terra, tutto si muoveva e pareva si dovesse spezzare ogni cosa.

Era amico dei militari: gli volevano bene e lo riempivano di cioccolata e caramelle. Saliva sui loro mezzi e lo portavano in ricognizione: così ha visto Coriano rasa al suolo, ancora fumante e completamente distrutta.

Tomaso ricorda perfettamente anche la discesa dei soldati dalla Madonna del Monte: gli pare si sentire ancora i colpi di moschetto tra gli alberi, nei boschi pieni di militari.

Alcuni amici morirono anche dopo il passaggio della Linea Gotica. I bambini giocavano con le bombe e talvolta salvano in aria. “A pensare certe cose, a pensare alla guerra, si diventa pazzi”.

 

Guarda l’intervista:

Tomaso Brolli, Sant’Andrea in Casale, Comune di San Clemente:

 

Guarda il promo del progetto:

 

Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale connessi alla Linea Gotica Orientale hanno segnato profondamente la storia del territorio della Valconca. Oggi questa memoria viene raccolta e trasmessa alle giovani generazioni grazie al web.

Su www.memorielineagotica.it potrete conoscere i protagonisti del progetto “Memorie dalla linea gotica orientale”, promosso dai Comuni di Montescudo–Monte Colombo, Gemmano, Montegridolfo e San Clemente, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

Sono 16 storie raccontate da 16 testimoni, bambini o poco più, nella fatidica estate del 1944, durante gli ultimi giorni di battaglia prima della ritirata tedesca, che verranno pubblicate in questo spazio e sul sito sopra menzionato fino a metà marzo.