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Attualità Riccione

Sicurezza ed eventi a Riccione. Confesercenti sollecita strategia condivisa

In foto: un evento a Riccione
un evento a Riccione
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 1 minuto
ven 16 mar 2018 17:31
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Mentre a Rimini se ne è discusso oggi in un incontro (vedi notizia) a Riccione sul tema eventi e sicurezza arriva la sollecitazione di Confesercenti per arrivare a breve a una linea definita. “Occorre una strategia condivisa fra Comune, comitati d’area e categorie per la gestione della sicurezza degli eventi. Altrimenti il rischio è che, viste le grandi responsabilità in materia attribuite dalla circolare Gabrielli, le associazioni rinuncino a organizzare le manifestazioni”. E’ l’allarme lanciato da Fabrizio Vagnini, presidente di Confesercenti, che ha incontrato i rappresentanti dei comitati d’area e ha in programma un confronto con l’amministrazione comunale per approfondire il problema.

La circolare Gabrielli fornisce regole precise per la gestione degli eventi che prevedono un forte afflusso di pubblico, facendo una netta distinzione tra safety (responsabilità di Comune, Vigili del fuoco, Polizia municipale, Prefettura, organizzatori) e security (servizi di ordine e sicurezza), e distinguendo i compiti che spettano alle forze di polizia, alle altre amministrazioni e agli organizzatori. “Abbiamo visto cosa è accaduto non lontano da noi – osserva Vagnini -, ad esempio Viserba a Rimini, dove i comitati hanno scelto di non organizzare le loro iniziative. Con la circolare Gabrielli sono aumentate le responsabilità per chi organizza gli eventi. Per comitati d’area e associazioni e per i loro responsabili, la cui attività è volontaria, diventa veramente complesso e oneroso gestire una manifestazione”.

La soluzione va trovata in maniera condivisa con l’amministrazione, conclude il presidente di Confesercenti. “Ci siamo fatti promotori di un incontro, in programma a breve, per poter elaborare una strategia condivisa, dare vita a un tavolo sulla questione e cercare di alleggerire i comitati dalle numerose responsabilità che si ritrovano attribuite. La nostra proposta è di studiare un piano unico per la sicurezza che consenta alle associazioni di sentirsi supportate e di continuare a organizzare eventi”.