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Ambiente Rimini

Ricarica delle falde del Marecchia, approvato protocollo

In foto: l’area del fiume Marecchia interessata dalla sperimentazione di ricarica delle falde
l’area del fiume Marecchia interessata dalla sperimentazione di ricarica delle falde
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 7 mar 2018 14:13 ~ ultimo agg. 14:13
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La Giunta di Rimini ha approvato lo schema di “Protocollo di intesa tra Regione Emilia Romagna, Comune di Rimini, Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna e Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia dell’Emilia – Romagna per la realizzazione di un impianto di ricarica in condizioni controllate nel conoide alluvionale del fiume Marecchia”.

Il protocollo nasce dal buon esito di una sperimentazione avvenuta tra 2014 e 16 per ricaricare le falde del conoide del fiume Marecchia tramite l’immissione nel lago di ex cava In.Cal System, di proprietà del Comune di Rimini, dal canale consortile dei Mulini che viene alimentato dalle acque dello stesso Marecchia.

Le opere necessarie per l’impianto di ricarica sono già esistenti e non è stata necessaria la realizzazione di nuove infrastrutture nell’area che ricade nel sito Natura 2000 “SIC Torriana, Montebello, Fiume Marecchia”.

Questi gli effetti positivi indotti dall’intervento:

– il volume d’acqua immesso nel lago ha portato ad un significativo innalzamento nei livelli piezometrici delle falde, producendo un aumento del quantitativo idrico nel conoide;

– l’acqua di ricarica è caratterizzata da un bassissimo quantitativo di nitrati e pertanto, diffondendosi nell’acquifero, ne riduce la concentrazione;

– il volume di acqua immesso nel lago In.Cal System ha concorso all’incremento della biodiversità avifaunistica del sito Natura 2000;

– l’arricchimento della falda di conoide del fiume Marecchia rappresenta anche un’azione di contrasto al fenomeno della subsidenza e all’intrusione del cuneo salino nelle falde costiere.

A seguito degli eventi siccitosi che negli ultimi anni hanno interessato anche la nostra regione – è il commento di Anna Montini, assessore all’ambiente – è emerso come, nel territorio romagnolo, una problematica di rilievo riguardi l’approvvigionamento idrico potabile, dove le principali fonti locali sono costituite dalla risorsa invasata nella diga di Ridracoli e dalle falde acquifere del conoide del Marecchia. In particolare, le falde del conoide del Marecchia costituiscono una fonte significativa per fronteggiare eventuali periodi di carenza idrica durante i mesi estivi; gli interventi previsti dal protocollo vanno nella direzione di aumentarne la portata e di rendere ancora più piacevole e fruibile la zona naturale in cui sono inserite”.