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Attualità Rimini

Polizia in piazzale Bornaccini entro maggio. Gnassi a sindacati: insieme a Roma

In foto: l'incontro di oggi
l'incontro di oggi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 14 mar 2018 16:40 ~ ultimo agg. 15 mar 15:37
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Un’occasione per fare chiarezza su una questione annosa e complessa. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi oggi ha incontrato i rappresentanti locali dei sindacati Polizia per parlare del trasferimento degli uffici ma non solo. Il sindaco ha ripercorso la vicenda dello “scandalo” di via Bassi dal punto di vista dell’Amministrazione Comunale, ricordando quanto fatto negli anni passati e quanto fatto anche per il trasferimento provvisorio degli uffici di via Bonsi nei locali di piazzale Bornaccini attuale sede del Centro per l’Impiego. Assumendosi anche un ruolo, ha ricordato il primo cittadino, non di stretta competenza dell’Amministrazione Comunale. Per poi annunciare che ci sono le condizioni per arrivare al trasferimento entro maggio. Un trasferimento provvisorio in vista poi che si arrivi alla “Cittadella della sicurezza” in via Bassi. E con un invito ad andare insieme a Roma, se sarà il caso, nelle sedi di competenza. Presente anche l’assessore Sadegholvaad.


Il resoconto dell’incontro trasmesso dall’Amministrazione Comunale:

Ha ripercorso passo a passo la vicenda della nuova Questura di Rimini definita più volte ‘uno scandalo italiano’ dallo stesso sindaco di Rimini, Andrea Gnassi durante l’incontro odierno coi sindacati di Polizia per fare il punto della situazione circa l’attuazione del Patto per la Sicurezza, sottoscritto nel dicembre 2017. “Uno scandalo italiano” è peraltro il titolo del dossier, consegnato dal primo cittadino di Rimini tra 2016 e 2017 ai Ministeri dell’Interno Angelino Alfano e Marco Minniti, che punto per punto ripercorre una vicenda che nasce nel 1995 e che ancor oggi si trascina. Un contenzioso tra Ministero dell’Interno e privato costruttore a cui, ha spiegato Gnassi, “sin dal mese di settembre 2011, ad appena due mesi dal mio insediamento in Comune, mi ha costretto a un vero e proprio pellegrinaggio a Roma, fatto di dossier, relazioni, incontri, appuntamenti, per cercare di risolvere questo pastrocchio, la cui colpa non è certamente né dei riminesi né del Comune di Rimini”.

Dopo il fallimento della società che ha realizzato l’immobile in via Ugo Bassi, ecco la svolta nel 2016 con la nascita del progetto ‘Federal Building’ o ‘Cittadella della Sicurezza’, “al cui impulso ha principalmente pensato il Comune di Rimini, puntando i piedi e sbattendo sul tavolo del Ministero questo dossier, anche fotografico, rappresentante una vergogna per lo Stato”. Il Patto per la Sicurezza è stata la risposta. “E la risposta impegna tutti i sottoscrittori- ha continuato Gnassi- e non solo uno che comanda agli altri cosa fare”.

In questo senso rientra la questione del trasferimento transitorio dell’Ufficio Immigrazione nell’immobile di piazzale Bornaccini. Questione circa il rispetto della tempistica che sta a cuore degli agenti della Polizia di Stato di stanza a Rimini e delle organizzazioni sindacali. Il sindaco di Rimini ha rappresentato la complessità di un trasferimento che “impegna diversi livelli, dalla Regione, al Comune, al privato” perché si tratta prima di tutto di spostare gli uffici dell’Agenzia regionale del lavoro, con i suoi 45 dipendenti e un’utenza media annua di 19 mila persone. “Nonostante non sia compito del Comune di Rimini il coordinamento di questa cosa- ha continuato Andrea Gnassi- ci siamo presi anche questo onere. E dopo le verifiche fatte in questi giorni, posso annunciarvi che ci sono tutte le condizioni affinché l’Ufficio Immigrazione venga trasferito in piazzale Bornaccini entro il mese di maggio 2018”. Questo perché è stata individuata una soluzione adatta ad ospitare l’Agenzia regionale del Lavoro.

“Ma – ha concluso il sindaco di Rimini – voglio dirvi questo: il Patto sulla Sicurezza è composto da 20 punti e questo di piazzale Bornaccini è solo uno dei 20. Noi vogliamo avere risposte e garanzie su tutti gli altri 19, a partire da quelli per cui il Patto è nato ovvero la trasformazione dello scadalo di via Ugo Bassi in Cittadella della Sicurezza e il passaggio della Questura di Rimini fa fascia C a fascia B con conseguente potenziamento permanente degli organici di Polizia. Su questo saremo feroci e non guarderemo in faccia a nessuno, così come lo siamo stati negli scorsi anni con l’attività di pressione e i dossier fotografici inviati al Ministero dell’Interno per sensibilizzare circa questo problema. Io chiedo la vostra collaborazione su tutti e 20 gli articoli del patto. Se volete, e se sarà il caso, possiamo andare assieme a Roma e già da ora – ha concluso il Sindaco – vi ringrazio per aver permesso con la richiesta dell’incontro di oggi un’occasione unica per far chiarezza soprattutto con voi.

I rappresentanti dei sindacati di Polizia, dei lavoratori e lavoratrici della Polizia di Stato che nella nuova Questura avrebbero già dovuto lavorarci da tempo, hanno espresso la necessità di risolvere in tempi rapidi il problema del trasferimento dell’Ufficio Immigrazione e hanno garantito tutto l’appoggio affinché il Patto sulla Sicurezza venga rispettato in ogni sua parte, a cominciare dal passaggio di categoria della Questura.”