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Riccione

Piattaforma. Respinta mozione 5 Stelle su ricorso: "Il Comune fa melina"

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 29 mar 2018 19:29 ~ ultimo agg. 19:31
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Nel consiglio comunale di ieri sera a Riccione il MoVimento 5 Stelle ha depositato una mozione in cui si richiedeva che l’amministrazione comunale intervenisse, in maniera concreta, a tutela del tratto di mare antistante la costa. L’oggetto è il noto progetto “Bianca & Luisella” che prevede, tra l’altro, l’installazione di una nuova piattaforma e la trivellazione di otto nuovi pozzi. Ma la maggioranza ha deciso di non aderire e oggi arrivano i commenti dei consiglieri pentastellati.

Il Consigliere Andrea Del Bianco «Occasione persa del Sindaco di passare dalle parole ai fatti. Ieri in consiglio Comunale la Tosi ha deciso di non aderire alla mozione, che chiedeva di aumentare il fronte comune a difesa del nostro mare, con atti concreti nei confronti del DM 323 che, di fatto, autorizza il progetto di nuove trivellazioni. Moralmente ognuno tragga le proprie conclusioni su chi abdica i principi spesi pubblicamente non sapendo affamare il proprio ego e non vuole riconoscere, solo in questo caso, il valore di un ricorso al TAR, di persè atto di forte pressione politica » Per spiegare tale comportamento, la maggioranza si è nascosta dietro a un dito, sostenendo che i costi dell’azione erano incerti, quando in realtà il ricorso ad adiuvandum veniva indicato in soli 1.000 euro.

A Giustificazione del voto contrario si è anche utilizzata la scusa dell’indeterminatezza del costo nel caso di rigetto del ricorso e ciò senza sapere che nella quasi totalità dei casi analoghi, aventi ad oggetto una VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), il tribunale ha compensato le spese. Eventualmente in caso di rigetto con rifusione delle spese processuali al ricorrente, i costi verrebbero ripartiti tra tutti gli intervenuti.

Il Consigliere Stefania Carbonari «disarmante l’armiamoci e partite decretato in Consiglio Comunale quando dichiarano: “qualora il Comune di Cattolica vincesse quel ricorso al TAR noi ne beneficeremmo esattamente come loro, allora cosa serve l’intervento ad Adiuvandum ?”.  Imbarazzante essere di Riccione e aspettare che altri Comuni limitrofi facciano anche il nostro dovere.

Nonostante la Tosi si sia impegnata formalmente e pubblicamente in Consiglio Comunale ad intraprendere azioni per difendere la costa dalle Trivelle, ad oggi non ci sono tracce di passi in quella direzioni e ne tanto meno di risultati tangibili”. “In un ricorso amministrativo l’unione di più comuni rappresenta di fatto una sensibilità manifesta del territorio; il voto espresso dalla Lega e dalla giunta Tosi mi fa pensare che secondo loro la comunità Riccionese non abbia questa sensibilità e questo a differenza degli intendimenti nazionali dei partiti che loro rappresentano sul territorio.»

La melina proposta dalla maggioranza, che di fatto procrastina azioni concrete come per aspettare i risultati del Ricorso di Cattolica, è incoerente; almeno il PD ha avuto il coraggio di astenersi. È dal 1979 che aspettiamo il ripristino ambientale del nostro mare e adesso è ora di passare dalle parole ai fatti, senza fare orecchie da mercante”.