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Cronaca Provincia

Estorsione e rapina ai danni di una coppia. Arrestato albergatore

In foto: la sede della guardia di finanza di Rimini
la sede della guardia di finanza di Rimini
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 6 mar 2018 14:12 ~ ultimo agg. 7 mar 13:05
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Estorsione, rapina e lesioni ai danni di una coppia di imprenditori. Queste le accuse che hanno portato il Gip di Rimini a chiedere la custodia cautelare in carcere per un 40enne egiziano, residente nel riminese. L’ordinanza è stata eseguita dalla Guardia di Finanza.
Le indagini, nate da una denuncia presentata presso alle Fiamme Gialle, hanno consentito di appurare le responsabilità del gestore di un Hotel di Rivazzurra e titolare di un’impresa edile che, tramite atti criminosi, è riuscito ad estorcere 54.000 euro ad una coppia di imprenditori di cui l’uomo, 42enne, disabile.

Tutto è nato all’inizio dello scorso anno quando il 40enne ha preso in affitto l’hotel di Rivazzurra, di proprietà della compagna dell’uomo disabile (a sua volta titolare e gestore di una sala giochi a Riccione). L’egiziano però, qualche tempo dopo aver assunto la conduzione dell’albergo, sostenendo di aver effettuato alcuni lavori di miglioria sia alla struttura sia alla sala giochi di proprietà della coppia ha iniziato a pretendere il pagamento di 54mila euro per gli interventi. Interventi che, nonostante due fatture presentate dal 40enne, non sarebbero però mai stati eseguiti. Al rifiuto di pagare, l’uomo è diventato sempre più insistente e violento. Le Fiamme Gialle hanno appurato che in un’occasione la donna, che si era recata nell’Hotel col compagno e il figlio minorenne per verificare i lavori che l’affittuario diceva di aver eseguito, è stata spinta giù dalle scale d’ingresso dell’albergo riportando ferite guaribili in sette giorni. Il compagno disabile ha invece ricevuto varie visite da parte dell’uomo nella sua sala giochi nel corso delle quali avrebbe subito percosse, danni alla propria sedia a rotelle (divelta in più parti con un tondino in ferro) e anche la sottrazione di un distributore di bevande posizionato fuori dal locale.
Violenze che hanno portato la coppia a cedere alla richiesta estorsiva, versando, attraverso bonifici, circa 28.000 euro, individuati grazie a mirati accertamenti bancari effettuati dai Finanzieri, e dei quali, il GIP di Rimini, ha disposto il sequestro preventivo quale profitto del reato.
Le perquisizioni eseguite hanno poi consentito di trovare, oltre alla documentazione amministrativo-contabile relativa alla pretesa estorsiva, anche il distributore di bevande sottratto alla vittima, la cui matricola è risultata abrasa.