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Attualità Rimini

Confcommercio su Tari: aumenti spropositati per imprese

In foto: Indino e Callà
Indino e Callà
di Redazione   
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mar 13 mar 2018 16:24
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Dopo l’approvazione delle tariffe Tari per l’anno 2018 da parte delle Commissioni del Comune di Rimini, intervengono il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino e il presidente provinciale Fipe, Gaetano Callà.

Apprendiamo con sconforto e rabbia come ancora una volta le imprese riminesi siano chiamate a risollevare i conti pubblici dell’amministrazione locale. Non c’è altro modo per definire le nuove tariffe della Tari approvate dal Comune di Rimini, relative all’anno 2018 – dice il presidente Gianni Indino -. L’aumento del 2,90 di media per le attività economiche, indistintamente, è spropositato perché si va ad aggiungere a tariffe che già apparivano in molti casi oltre i limiti sopportabili per chi fa impresa ed è già oberato da mille balzelli. Se questa è la risposta alle difficoltà che già le imprese incontrano e di cui ci siamo fatti portavoce affinché diminuissero le imposte locali, mi viene da pensare che la situazione sia sfuggita di mano”.

I pubblici esercizi sono sempre nella top ten dei tartassati e anche in questo caso non siamo da meno – dice il presidente provinciale Fipe, Gaetano Callà -. Le nostre attività continuano a subire una tassazione insostenibile, perché l’aumento si va ad aggiungere a tariffe già altissime e non giustificabili con il servizio reso. Faccio una provocazione: perché l’amministrazione non applica le nostre esose tariffe anche agli abusivi della ristorazione come circoli privati, artigiani, agricoltori e chi più ne ha più ne metta…?. Come abbiamo già riportato in passato, usando le parole di un nostro associato, ‘è come pagare 40 euro per mangiare un panino’”.