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Rimini Sanità

In aumento le donne nella sanità romagnola. Scultura dedicata ad Antonietta Santullo

In foto: Antonietta Santullo
Antonietta Santullo
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mer 7 mar 2018 15:09
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Sono il 74% del totale dei dipendenti, 11mila, le donne che lavorano nell’Ausl Romagna in crescita rispetto agli anni scorsi:  erano 73.3% nel 2015, 73.7% nel 2016. Tra le categorie più rappresentative, quella infermieristica è in testa con 5.657 lavoratrici donna contro i circa 1.115 infermieri in servizio su tutto il territorio aziendale. Seguono i “camici rosa”: 1.208 professionisti medici e veterinari su un totale di 2.410. Complessivamente il 54,4 per cento dei ruoli di dirigenza sono coperti da donne (si tenga conto che il medico ospedaliero rientra nella dirigenza medica).

Domani, in occasione della festa delle donne, alle ore 11:30, alla rotatoria vicino al nido aziendale “belnido” dell’ospedale Infermi sarà inaugurata una scultura in memoria della dottoressa Antonietta Santullo. La Santullo, scomparsa pochi mesi fa, è stata direttore della direzione tecnica infermieristica dell’Ausl di Rimini e dirigente dell’Ausl Romagna e ha contribuito alla progettazione e realizzazione del nido.

 Per migliorare la condizione professionale e personale delle dipendenti donna, l’Azienda USL della Romagna fa sapere di aver messo in campo in questi anni diverse azioni, a partire dall’istituzione del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) che ha come scopo principale quello di promuovere il benessere organizzativo e contrastare ogni forma di discriminazione e di violenza morale e psichica dei lavoratori.