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Vaccinazioni, cresce la copertura ma Rimini è l'unica provincia sotto il 95%

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 8 feb 2018 15:39 ~ ultimo agg. 9 feb 10:54
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Cresce la copertura vaccinale in Emilia Romagna dopo la legge regionale del novembre 2016 e quella nazionale dello scorso anno. L’argomento è stato al centro di una conferenza stampa in Regione. Al 31 dicembre 2017, tra i bambini nati nel 2016, per la vaccinazione contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B si tocca una copertura del 97,1%. La provincia di Rimini si conferma però quella con le percentuali più basse: col 93,2% resta infatti l’unica al di sotto della soglia di sicurezza del 95% indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In regione superano il 97% anche le coperture vaccinali per l’emofilo di tipo B e la pertosse (97,3%), rese obbligatorie dalla legge nazionale. Nel riminese invece il dato si attesta di poco sopra il 93%. Al 92,3% invece la copertura relativa allo pneumococco (non obbligatorio ma raccomandato) a fronte di una percentuale regionale del 96,3. Prendendo in considerazione il ciclo completo (3 dosi al 24esimo mese di vita) le coperture regionali restano poco sotto il 95%. In crescita la vaccinazione (che può essere effettuata solo nel secondo anno di vita) contro morbillo-parotite-rosolia, resa obbligatoria dalla legge nazionale, arrivata a quota 91,1% (nel 2016 era all’87,7%) e quella contro il meningococco di tipo C (passato dall’87,7% al 91,6%).

Coperture vaccinali bambini nati nel 2016, per provincia

In merito invece alla scadenza del 10 marzo per mettersi in regola con le vaccinazioni, la Regione precisa che non si tratta della data in cui viene controllato lo stato vaccinale e, per chi non a norma, interrotta la frequenza scolastica. I genitori che hanno effettuato in precedenza l’autocertificazione dovranno esibire il certificato vaccinale dei figli o l’appuntamento rilasciato dall’Ausl per la vaccinazione. Attualmente le Aziende sanitarie sono, per la maggior parte, impegnate nell’invio delle lettere di invito ai colloqui per chi ancora non ha regolarizzato la situazione dei propri bambini.