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Economia Rimini

La finanza non è un azzardo

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 13 feb 2018 10:57 ~ ultimo agg. 15 feb 11:10
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Le lotterie dello Stato? Un lancio di monetine ai limiti della truffa. L’educazione finanziaria? Va insegnata ai ragazzi, a scuola. E occorre accompagnare gli adulti, specie chi è più disagiato. Ed è proprio quello che ha cercato di fare Maurizio Morolli, riminese, con il corso di alfabetizzazione economica tenuto all’Università Aperta Fellini-Masina di Rimini.
Enfant prodige dell’economia volato giovanisismo nella City, Morolli ha lavorato a Londra per 11 anni prima di assumere il ruolo di Direttore Finanziario della Cassa di San Marino. Nel 2015 si è trasferito a Rimini. Ha appena dato alle stampe il libro Educazione Finanziaria. Capire gli strumenti di investimento per ottenere il massimo dai mercati finanziari.

Investire fa male, se non sai come fare. È solo uno slogan oppure una bussola fondamentale per non naufragare nel mare magnum della finanza?
“Beh, ammetto di aver cercato un sottotitolo che potesse attirare l’attenzione, come è altrettanto vero che nel campo degli investimenti l’approssimazione e il dilettantismo raramente pagano”.

Educazione finanziaria: un buon proposito oppure una strada percorribile?
“Una strada da percorrere, inevitabilmente. Per la prima volta nella storia dell’umanità, una parte preponderante della popolazione mondiale si trova ad avere un surplus finanziario. Le fatiche delle generazioni precedenti (e nostre) sarebbero state vane se non mettessimo a frutto questa ricchezza”.

Lei si rivolge ai ragazzi, ai giovani. E propugna una necessaria alfabetizzazione economico-finanziaria.
“Alfabetizzazione economica significa libertà finanziaria: prima i nostri ragazzi se ne renderanno conto, meglio sarà per loro”.

La Finanza non è solo un gioco… da ragazzi. lei ha tenuto un corso all’Università Aperta Fellini-Masina a persone più mature, adulte. Quali indicazioni ha fornito ai riminesi venuti a scuola da Lei? Ci si può accostare ai temi finanziari senza avere un bagaglio matematico e finanziario?
“Il corso era appunto rivolto alla cittadinanza adulta e senza competenze matematico finanziarie specifiche. La partecipazione è stata elevata, tanto che le lezioni si sono tenute all’auditorium messo gentilmente a disposizione dal Liceo Musicale Lettimi. Gli adulti hanno necessità educative diverse dai ragazzi in età scolare e non è detto che siano consapevoli del problema, considerando che alle generazioni precedenti non era richiesto la gestione di problematiche finanziarie. Nell’intervento di presentazione dei corsi all’apertura dell’anno academico, abbiamo sottolineato come la cultura finanziaria non sia qualcosa di utile solo per chi ha soldi da investire. È uno strumento importante soprattutto per chi è più disagiato e quindi incapace di una adeguata forma di programmazione finanziaria”.

Derivati, bolle finanziarie, banche sull’orlo di una crisi di nervi, finanza ”creativa”. Da Siena a Vicenza, come può un risparmiatore avere ancora fiducia nelle banche e più in generale nel sistema finanza?
“La fiducia è una conseguenza della conoscenza: investire fa male solo se non sai come fare. Concentrarsi su pochi accadimenti negativi sarebbe come smettere di prendere il treno perché ogni tanto, nel mondo, c’è un incidente ferroviario. Finanza e banche sono parte integrante del mondo in cui viviamo. L’alternativa è l’anacoretismo, che non mi sembra molto in auge”.

 

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