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Cattolica Calcio. Intervista ad Andrea Giovannini, il dirigente-ultrà

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La foto della curva del Cattolica Calcio scelta da Giovannini come copertina su Facebook

La copertina della sua pagina Facebook è una foto della curva del Cattolica Calcio. E questo è già più di un indizio per capire Andrea Giovannini, dirigente-ultras giallorosso, che oggi, 9 febbraio, festeggia 43 anni.

Andrea, innanzitutto auguri!
“Spero i ragazzi mi facciano un bel regalo! Quella di domenica a Gambettola è una partita importante. Se mi fanno un regalo sono contento non soltanto per me, ma per la nostra stagione”.

Come giudica la stagione del Cattolica?
“È una stagione molto positiva: non mi sarei aspettato di trovarmi a 12 partite dalla fine del campionato con cinque punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Poi è chiaro che l’appetito vien mangiando… Quando ne avevamo otto stavo meglio, adesso vediamo di difendere questi cinque. Intanto cerchiamo di superare lo scoglio Gambettola, che per noi tradizionalmente è un avversario difficile. Poi vedremo come saremo messi domenica sera”.

Come giudica la squadra di quest’anno?
“Si è creato un bel gruppo. Abbiamo fatto un po’ di fatica all’inizio della stagione, anche per motivi di lavoro di alcuni giocatori. Dopo, una volta al completo, si è creato un ottimo clima. Abbiamo avuto pazienza e scelto probabilmente, nel cambio, il mister giusto. Adesso siamo dove siamo e dobbiamo solo concludere l’opera”.

Quali sono secondo lei le avversarie da tenere maggiormente in considerazione nel rush finale per la vittoria del campionato?
“A me fanno paura Cotignola e Ronco – risponde Giovannini –, ho sempre guardato i loro risultati, anche quando erano un po’ indietro in classifica. Del Ronco si sapeva, del Cotignola un po’ meno. Avendoli visti l’anno scorso e vedendoli quest’anno sono le due squadre che ci daranno più fastidio, insieme al Torconca, che non molla mai. Magari ha qualcosa in meno dal punto di vista tecnico, ma ha un grande temperamento e credo lotterà fino alla fine”.

Com’è il suo rapporto con i tifosi giallorossi?
“Soprattutto in trasferta io sono in mezzo agli ultras. Io nasco lì. Io e altri due ragazzi che fanno parte del gruppo abbiamo cominciato tantissimi anni fa a portare avanti questa squadra. Il nostro amore per il Cattolica nasce nel Commandos Tigre”.

Come vive la partita?
“Male! Già da questo momento fatico a pensare di arrivare a domenica (e siamo solo a venerdì sera, ndr). Soffro un bel po’ perché ci tengo tanto. Sono nella peggiore situazione perché sono un dirigente che vive la squadra tutta la settimana e sa quello che spende Francesco (Visino, ndr) per riportare il Cattolica in alto. E la vivo da tifoso. Doppio ruolo, doppia sofferenza!”