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Bando migranti: una delusione. Intervista a Luciano Marzi (Caritas)

i 3 centri predisposti all’accoglienza umanitaria di Viale Toscana, Viale Puglia e Viale Piemonte. “ Come tutti sanno la Prefettura predispone l’arrivo di cittadini stranieri nel territorio comunale - sottolinea il Sindaco Renata Tosi - a seguito di una decisione presa unilateralmente dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, per cui siamo costretti a ricevere nel nostro territorio queste persone senza poterci opporre in alcun modo”. “Occorre considerare, quindi –continua il Sindaco - che tali situazioni emergenziali sono caratterizzate dalla imprevedibilità, che spesso non ci consente la preventiva adozione delle conseguenti misure, in quanto si opera in una condizione di urgenza e necessità volta alla salvaguardia della vita e della dignità di esseri umani. Noi Sindaci - precisa ancora Renata Tosi -siamo i più concreti referenti dei nostri cittadini, siamo i soggetti deputati a garantire coesione ed equilibri sociali sui territori. L’accoglienza dei migranti è possibile solo quando ha davanti a sé la concreta prospettiva della sostenibilità e dell’integrazione di cui troppo spesso non si tieneconto. E così facendo, le comunità si trovano spesso spiazzate e ,oggettivamente, crescono così malumore e problemi”.

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Si è chiusa il 9 febbraio la nuova gara per il bando di accoglienza ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Il primo bando, nel giugno scorso, era stato disertato dalle associazioni locali attive nel settore, perché considerato troppo proibitivo. Ma anche il nuovo ha diversi punti che non convincono.

Una delusione, perché non riconosce il lavoro sull’accoglienza fatto da tante associazioni del nostro territorio. Così Luciano Marzi, referente dei progetti di accoglienza della Caritas diocesana, intervistato dal Settimanale Il Ponte, commenta la pubblicazione da parte della prefettura del nuovo bando per l’accoglienza dei migranti. Previsti per tutta la provincia 1.130 migranti, compresi quelli già presenti sul territorio. La gara arriva dopo un altro bando, datato 26 giugno 2017, che per le sue caratteristiche aveva visto tirarsi fuori la maggior parte delle realtà impegnate nell’ambito della cooperazione sociale.

Quali furono i problemi del vecchio bando? E quello che si è appena chiuso, riesce ad essere migliore? Qual è la situazione generale dell’accoglienza ai migranti nel nostro territorio e più in generale in Italia? “Il difetto è proprio di mentalità”.

L’intervista a Luciano Marzi sul settimanale Il Ponte

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