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Attualità Provincia

Saldi, si parte il 5 gennaio. Le informazioni utili e i consigli per evitare 'intoppi'

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 2 gen 2018 16:47 ~ ultimo agg. 3 gen 11:05
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Partiranno alla vigilia dell’Epifania, venerdì 5 gennaio, i saldi invernali in Emilia-Romagna. Dureranno circa due mesi, visto che la chiusura è prevista il 4 marzo. Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia spenderà 331 euro (dato in lieve calo rispetto allo scorso anno) per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature e accessori. Diverse le previsioni di Confesercenti che stima una spesa media di 175 euro a persona ma,per voce del presidente Fismo, Roberto Manzoni, prevede “sconti di partenza più alti della media”.

Da Federmoda Confcommercio arriva una nota d’apprezzamento alla decisione della Regione (inserita nella legge di stabilità regionale) di vietare le vendite promozionali nei 30 giorni che precedono i saldi, allineandosi al resto delle regioni.

Dalla Confcommercio anche alcune informazioni utili per chi deciderà di approfittare dei ribassi per fare acquisti: “la possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato”, caso in cui “scatta l’obbligo della riparazione o della sostituzione”, dello sconto o restituzione se il compratore ha segnalato il vizio entro due mesi; è discrezionale anche la possibilità di provare i capi, mentre è obbligatorio accettare carte di credito se l’adesivo è esposto e indicare il prezzo normale, oltre al prezzo scontato.

Questi invece i consigli utili diffusi dalla Federconsumatori

1. Prima dell’avvio dei saldi verificare il prezzo dei prodotti che si vogliono acquistare e, se possibile, fotografare la cifra con il telefono cellulare. In questo modo si avrà una prova certa del prezzo di partenza e sarà quindi possibile valutare la reale convenienza dello sconto;

2. Non fermarsi al primo negozio che si incontra ma confrontare i prezzi applicati in diversi punti vendita, cercando di orientarsi verso prodotti di cui si ha reale necessità;

3. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce e di negozi che applicano sconti eccessivi, pari o superiori al 60% (un buon prezzo a saldo dovrebbe aggirarsi attorno al 40% di sconto);

4. Controllare accuratamente il cartellino, su cui devono essere obbligatoriamente riportati, in modo leggibile, sia il vecchio prezzo che quello nuovo, oltre alla percentuale dello sconto;

5. I prodotti a saldo devono essere sì di fine stagione, ma dell’anno in corso e non delle stagioni degli anni passati! I prodotti di risulta o di magazzino devono essere venduti separatamente da quelli in saldo;

6. Anche se il cambio del prodotto non è obbligatorio ma a discrezione del negoziante, conservare lo scontrino quale prova di acquisto. Lo scontrino è infatti essenziale in caso di merce fallata o non conforme, poiché vincola il commerciante alle norme di legge relative alla garanzia di sostituzione o al rimborso della somma pagata;

7. I commercianti non sono obbligati a far provare i capi di abbigliamento, tuttavia il nostro consiglio è di diffidare dei negozi in cui non sia appunto possibile provare tali capi;

8. Per problemi o “bufale” rivolgersi ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad un’Associazione di consumatori.