Un concreto dubbio di legittimità. È quello che paventa l’avvocato Massimo Piozzi del Centro Studi As.tro (associazione che rappresenta gli operatori del gioco lecito) in merito alle norme dell’Emilia-Romagna contro il gioco d’azzardo. Secondo il legale “la normativa sancisce – per il tramite della propria delibera attuativa – la retroattività dell’effetto espulsivo del gioco legale.” Inoltre l’avvocato ritiene che si innescheranno “innumerevoli ricorsi avverso gli atti di mappatura e di ’sfratto’ che i Comuni hanno emanato (ed emaneranno) tramite i quali si potrà effettuare l’impugnazione collegata (e pertanto tempestiva) della delibera di giunta“.
Secondo Piozzi attraverso l’accesso agli atti del proprio Comune, un operatore può già verificare la corretta aderenza tra i luoghi sensibili censiti e quelli menzionati dalla Legge regionale. Poi attraverso un’istanza può richiedere al Comune di indicare le aree residue in cui eventualmente effettuare la de-localizzazione. E infine si potrebbe arrivare all’impugnativa dell’ordine di chiusura.
Legge sul gioco. Avv. Piozzi (As.tro): dubbi su legittimità delibera regionale
