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giovedì 25 aprile 2024
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Icaro Sport

Ivan Mestrovic: "Vedo molto presto un Santarcangelo in serie B"

In foto: Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
lun 15 gen 2018 10:06 ~ ultimo agg. 17 gen 01:08
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Presentata, nel corso di una conferenza stampa alla Biblioteca Baldini, la nuova proprietà del Santarcangelo Calcio.

Al tavolo dei relatori: la sindaca di Santarcangelo, Alice Parma, il presidente del Santarcangelo Calcio, Ivan Mestrovic, l’amministratore delegato, Vlado Borozan, ed il presidente onorario, Roberto Brolli.

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La conferenza stampa, già trasmessa in diretta su Icaro 211 (canale 211 del digitale terrestre) e in diretta streaming sulla pagina Facebook Icaro Sport, sarà proposta in differita alle 18:20 e alle 23:30 su Icaro TV (canale 91).

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Il primo a parlare è il presidente onorario, Roberto Brolli: “Ci stiamo avvicinando al centenario del Santarcangelo Calcio. Oggi è una giornata storica, magari con un filo di tristezza per me, credo sarà ricordata per il futuro della Santarcangelo Calcio. Negli ultimi dieci anni sono saltate in serie C la bellezza di 45 società, qualcuna molto più gloriosa di Santarcangelo. Oggi siamo 57 e c’è un progetto di riforma che nel giro di massimo due anni si arriverà a non più di 40 squadre. Abbiamo ritenuto che era indispensabile procedere a rafforzare la società per far sì che Santarcangelo potesse mantenere la categoria, che per noi credo sia un vanto, e per non far la fine di altre società. Quando abbiamo incontrato una persona come Ivan (Mestrovic, ndr) abbiamo deciso di procedere. Ha già un piccolo record: è il primo croato ad acquisire una società in Italia. Voglio ringraziare tutti coloro che in questi anni ci sono stati vicini, a partire dai soci e dai dirigenti. Abbiamo lavorato sempre cercando di ampliare il più possibile anche il lavoro che stavamo facendo per fare avvicinare gente. Un ringraziamento a tutti gli sponsor e all’amministrazione comunale, che ha sempre creduto nel Santarcangelo facendo anche investimenti sulla struttura. Prezioso per la trattativa l’apporto di Vlado (Borozan, ndr) e Claudio (Crispini, ndr). Noi assieme a Ivan abbiamo ragionato di un progetto che parte e fa base a Santarcangelo. In queste settimane ho ricevuto telefonate, mail, richieste di incontri. Non possiamo non ricordarci che oggi il calcio che conta nella provincia di Rimini è a Santarcangelo. Non so cosa potrà succedere tra qualche anno, le rivalità esistono. Ma faccio un esempio: da Rimini a Santarcangelo oramai si va in bicicletta. La città di Rimini si è spostata a nord e la città di Santarcangelo si è spostata a sud. Dipende dalle persone che intendono investire, noi abbiamo parlato esclusivamente di fare un grande progetto sul Santarcangelo”.

Alice Parma, sindaco di Santarcangelo: “Sappiamo tutti che la Legapro per una città come Santarcangelo… Vorrei fare un applauso a Roberto Brolli e alla società. Il primo incontro che ho fatto quando sono diventata sindaco è stato con il Santarcangelo Calcio. C’è stato lo sforzo di una città e di una generazione in questo progetto. Andiamo avanti, facciamo i lavori allo stadio anche contro le dinamiche della città, si porta avanti il nome di Santarcangelo, si costruisce un humus di affetti e di persone attorno a questa realtà. Nascono una serie di concetti che l’hanno portata a diventare importante. Non esiste solo la prima squadra, esiste tutto il tema di quello che è il Santarcangelo Calcio. Spiegando ad Ivan (Mestrovic, ndr) e Vlado (Borozan, ndr) il quadro loro hanno subito capito che non si stava trattando di una squadra di periferia, ma di un lavoro fatto soprattutto di passione e di volontariato, non quindi a livello manageriale, rispetto a un percorso che si delineava. Questa società ha il nome di una città ed è chiaro che deve essere portato avanti. Non mi sono piaciute per nulla le dichiarazioni che ho sentito in queste settimane. Oggi mi aspetto un virgolettato vero di chi ha messo la firma su questa società. Il progetto del Santarcangelo Calcio e non del Rimini-Santarcangelo Calcio. Non ho avuto nessuna indicazione né da parte della società, né da parte dell’amministrazione comunale di Rimini, non c’è stato nessun incontro. Per altro Ivan dovrà fare i conti con una realtà che esiste, consapevoli che questa realtà sia economica che infrastrutturale non è che si ferma alla vecchia società, deve continuare e ce la dobbiamo conquistare tutti sul campo. Intanto, venite allo stadio!”

Ivan Mestrovic, presidente Santarcangelo Calcio: “Non sono qui per caso, non sono nel calcio per una casualità. C’è voluto un anno, ho studiato tutta l’Italia da Trieste a Cagliari. In quanto proprietario di una società calcistica che gioca nella serie A in Croazia e come presidente che vive a cavallo tra Dubai e l’Europa centrale ho deciso di trovare una posizione anche in Italia. Perché l’Italia? Perché mi è venuta la convinzione che in Italia il football sia la realtà più vicina a quella sudamericana: c’è passione ed è profondamente radicato nella società. Non avevo uno specifico obiettivo in C, B o A, ma avendo un’esperienza in aree che hanno appetito per un buon calcio stavo cercando una regione che fosse interessata a un calcio di qualità e che avesse una tradizione calcistica. Ho trovato Santarcangelo, una bellissima città. La Romagna tra l’altro è la mia regione preferita in Italia. Una società sportiva che si appresta a festeggiare il centenario. Quindi ho deciso di studiare più approfonditamente Santarcangelo e dopo un paio di mesi di studio ho deciso di arrivare a Santarcangelo e riprodurre una situazione che avevo già creato in Osijek. Quando l’ho rilevata erano tre anni di fila che era all’ultimo posto in classifica, ma aveva potenzialità, le stesse che ho individuato anche a Santarcangelo. È un importante polo di attrazione attorno al quale gravitano energia e gioventù. Noi abbiamo in realtà creato un vivaio, una vera e propria fabbrica di giocatori, che ha prodotto 32 giocatori che giocano in Uefa, facendo parte della rosa dell’Osijek. Come possiamo farlo? Investendo prima di tutto nelle infrastrutture, adesso stiamo facendo la migliore struttura in quella parte d’Europa, con nove nuovi campi da calcio e due stadi. In Italia la situazione infrastrutture non è l’ideale. Quindi ci muoveremo in quella direzione: nuovi centri sportivi per attrarre nuovi giocatori. Questo è il primo passo per creare la prima fabbrica di giocatori in Romagna. Ma non basta. Abbiamo bisogno di rendere più popolare il club e questo si fa con i risultati. Abbiamo cambiato allenatore, ci vogliono giocatori che possano migliorare la qualità del gioco. Quest’anno ho intenzione di mettere in opera l’attacco verso la serie B a Santarcangelo. Perché se si lavora sulle infrastrutture e non si lavora sul successo della prima squadra non si ottengono dei risultati. Deve rimanere un club di Santarcangelo. Io sono molto serio quando si tratta di investimenti, ma sono molto serio anche quando si parla di risultati sportivi. Non l’ho comprata per me stesso ma per tutti i fans che ci sono qui a Santarcangelo e in tutta la Romagna, perché il club è una cosa che rimarrà anche dopo di noi. Questo club ha superato la seconda guerra mondiale. Io vorrei essere anche semplicemente un punto nella storia di questo club, un punto che è arrivato in un momento di difficoltà e che lo ha aiutato a risollevarsi e ad andare avanti. Non sono qui per un investimento da cui trarre un guadagno economico, sono qui per ottenere risultati e per generare qualcosa di cui essere orgogliosi. Orgoglio per tutti noi e per chi ama questa società. Si può facilmente giudicare le mie intenzioni da quello che ho fatto precedentemente con la mia società sportiva. Voglio vedere i giocatori del Santarcangelo giocare con le maglie del Santarcangelo e non della Juve e del Milan. Mi piacerebbe il Santarcangelo diventasse l’argomento principale di conversazione nei luoghi di ritrovo. Spero che molto presto la prima cosa che venga in mente quando si parla di Santarcangelo sia il Santarcangelo Calcio. Vedo molto presto un Santarcangelo in serie B e una volta raggiunta la serie B chi può impedirci di andare in serie A? Non ha senso fare questo senza il vostro sostegno e il vostro entusiasmo. Grazie a tutti per la vostra grande ospitalità! Mi sento a casa! Vi invito a partecipare a questo percorso verso la serie B, già da quest’anno o forse dall’anno prossimo. Io ho comprato il Santarcangelo. Quando si parla di fabbrica del calcio si parla di Romagna. Quando ci saranno le strutture è chiaro che il Santarcangelo Calcio attrarrà giovani da tutta la Romagna. In questo possiamo parlare di collaborazioni con altri settori giovanili. Non ci sono fusioni in atto e, come detto, ho sondato molte società sportive in Italia, ma ho scelto il Santarcangelo. Da questo momento tutte le altre società sportive, dalla Juventus a tutte le altre, diventano nostri avversari”.

Sull’ipotesi di fusione con Rimini Mestrovic canticchia: “Parole, parole, parole…”.

Sul pubblico di Santarcangelo, non troppo numeroso: “Se puntiamo alla B il pubblico arriverà. L’unica cosa che attrae sono i risultati sportivi. Dal mio punto di vista il Santarcangelo deve rimanere una squadra italiana il più possibile. Ecco perché abbiamo preso Cavasin, un allenatore italiano. I giocatori croati che ho deciso di portare qui sono il male minore per poter dare quella spinta al Santarcangelo già in questa stagione. Saranno i risultati sportivi a riempire lo stadio”.

Sulla cittadella dello Sport nell’ex area Ghigi. “Abbiamo visionato molte strutture, ma lavorare su strutture già esistenti spesso comporta problemi maggiori, quindi preferisco lavorare da zero. Resta comunque un po’ prematuro, ho una squadra che sta per entrare in azione”.

Ancora sulla fusione con Rimini: “Io parlo di Santarcangelo. Probabilmente è nato un equivoco perché in Croazia non sanno dove sia Santarcangelo, è più facile parlare di Rimini”.

Infine, di cosa si occupa nella vita? “Logistica e finanza”.

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