Carim. Bonfatti parla da ex: difficoltà a coordinarci con Fondazione ma soluzione ottimale

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Con la nomina del CdA, è iniziata la nuova era della Carim targata Cariparma – Credit Agricole. L’assemblea dei soci è stato l’ultimo atto da presidente per Sido Bonfatti, intervenuto alla trasmissione di Icaro Tempo Reale, è tornato sugli ultimi concitati mesi che hanno portato al salvataggio della banca. Niente sassolini nelle scarpe ma alcune considerazioni importanti. “Quello che ho lamentato è stata – spiega – l’incapacità reciproca nostra e della Fondazione di coordinarci in modo tempestivo per individuare una soluzione che non fosse quella dell’ultima spiaggia. Però allo stesso tempo dobbiamo imputarci al 50% il merito di aver trovato una soluzione ottimale in tempo utili” “Lasciamo – prosegue – una banca dimagrita ma molto alleggerita e capace non solo di tornare alle dimensioni che aveva ma di aumentarle in modo significativo.”

Da Bonfatti arriva poi la perplessità sull’assenza in CdA di rappresentanti del mondo economico e la soddisfazione per aver salvaguardato, col passaggio di proprietà, dipendenti, clienti e fornitori. Unici insoddisfatti i piccoli azionisti. “Ma credo – dice – che Cariparma sarà attenta anche a loro ma inogni caso visto che la nostra clientela vede spesso la sovrapposizione di azionisti che sono anche obbligazionisti e clienti ritengo che aver soddisfatto la maggior parte delle componenti sia un risultato accettabile.”

L’intervista integrale a Sido Bonfatti 

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