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Economia Rimini

Bilancio IEG. 129 milioni di fatturato (+3,4%), arriva nuovo padiglione

In foto: Lorenzo Cagnoni
Lorenzo Cagnoni
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 16 gen 2018 12:21 ~ ultimo agg. 17 gen 11:51
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Numeri positivi quelli del 2017 di Italian Exhibition Group che oggi ha presentato alla stampa i dati del bilancio preconsuntivo 2017. Il primo, rileva il presidente Lorenzo Cagnoni, che esprime compiutamente il valore dell’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza.

I numeri. Il fatturato 2017 si attesta sui 129 milioni di euro, con una crescita del 3,4% sul 2016, mentre l’EBITDA supera i 23 milioni (+5,5%). Il risultato netto consolidato atteso è di oltre 8 milioni di euro. Numeri, superiori a quelli attesi, che posizionano IEG al primo posto per redditività tra le fiere italiane e al secondo per volume di fatturato.

Nel 2017 sono stati distribuiti oltre 10 milioni di dividendi e l’ampliamento del quartiere di Rimini (21,5 milioni) ha fatto salire l’area espositiva a 129 mila metri quadrati. A oggi la situazione debitoria al 31 dicembre è di 50 milioni di euro. “Perfettamente sostenibile“, assicura Cagnoni.

Manifestazioni e presenze. IEG lo scorso anno con 60 manifestazioni e 280 tra congressi ed eventi ha registrato 15.649 espositori e 2.648.675 visitatori. Dati superiori a quelli del 2016

Previsioni. Per il 2018 IEG prevede di raggiungere i 159milioni di fatturato e oltre 27 di EBITDA.

Nel piano industriale 2018-22 ci sono anche previsioni di nuovi spazi, in particolare 50 milioni per un nuovo padiglione lato ovest di almeno 16.000 mq lordi. In parte su area oggi destinata a parcheggi, altra parte tramite espropri o transazioni di aree esterne (ma comunque a servizio della fiera da piano regolatore). Non saranno tempi brevi per le autorizzazioni: si prevede operatività del padiglione per il 2022. L’idea, allo stato attuale ancora da valutare, è di un altro padiglione circolare con una cupola che possa anche ospitare eventi oltre a costituire superficie espositiva. Altri 34 milioni per riqualificare e ampliare Vicenza (+ 4.700 mq), dove si mira a potenziare il progetto oro per una maggiore competitività internazionale.

Un piano Ambizioso e realizzabile – spiega Cagnoni – in perfetta coerenza con la nostra storia. Accelereremo le nostre performances agendo sulla partita del digitale, le aree dei servizi, degli allestimenti, della ristorazione. Ci premono la soddisfazione degli azionisti, la crescita dell’indotto per i territori, ma anche l’assecondare le imprese nello sforzo di far ripartire i consumi interni e il loro processo di internazionalizzazione”.

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Sull’integrazione regionale: “Siamo tenaci sostenitori dell’integrazione con Bologna, anche se non mi piace parlare di holding come fa Bonaccini. Ma se la soluzione non arriva in tempi utili ci possono essere altre strade” dice Cagnoni. “Per diventare player internazionale in competizione coi grandi attori mondiali la dimensione da raggiungere prevede che si continui sulla strada delle possibili integrazioni. Abbiamo, come tutti sanno delle preferenze, ma nessuna preclusione, né in Italia, né all’estero”.

Sulla quotazione in borsa, il presidente IEG conferma con l’auspicio di arrivarci in autunno. “Ma il nostro piano industriale non è vincolato dall’ingresso in borsa“.

L’internazionalizzazione resta una priorità, soprattutto in un momento in cui i margini di crescita del mercato nazionale sono sempre più ridotti. Nel 2018 debutta la joint venture in Cina per due fiere sul business turistico, l’operatività in USA di una società di allestimenti fieristici e l’acquisizione di una quota di CAST Alimenti, scuola di alta formazione nel settore food fondata dal maestro Iginio Massari.