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Attualità Rimini

Un Sigismondo per la musica e per la vela

In foto: Sirena e benzi (Newsrimini.it)
Sirena e benzi (Newsrimini.it)
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 22 dic 2017 19:00 ~ ultimo agg. 23 dic 11:58
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Si è svolta nella sala Ressi del foyer del teatro Galli la cerimonia del Sigismondo d’Oro 2017. Quest’anno il riconoscimento è andato al maestro Manlio Benzi, direttore d’orchestra di fama nazionale e non solo, e il velista Max Sirena, vincitore della Coppa America con New Zealand.

La cerimonia, con il discorso di saluto del sindaco Gnassi, sarà trasmessa questa sera alle 23.30 su Icaro Tv (canale 91).

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Motivazioni e biografie:

Manlio Benzi

Per il sentimento e per la costante attività a servizio della musica, della sua bellezza, della sua capacità di elevare lo spirito umano, del suo valore di linguaggio universale attraverso la meravigliosa attitudine a colmare le distanze fisiche e culturali.

Per l’apporto offerto, durante tutto il suo percorso professionale, intellettuale e umano, affinché l’immenso amore dei riminesi verso la musica non si affievolisse a causa della perdurante assenza della “casa” deputata, il teatro civico “Amintore Galli”.

Per il lavoro di ricerca e la sua promozione e valorizzazione, in tutti i teatri e i luoghi di discussione del mondo, della straordinaria tradizione musicale italiana ed europea di ogni tempo, ambasciatore e messaggero di un patrimonio artistico vivo e attuale che contribuisce a innalzare l’armonia e la sensibilità dei popoli.

 Biografia

Manlio Benzi, nato a Rimini, si è diplomato presso il Conservatorio “Boito” di Parma in Composizione con il M° Togni (1989) e in Direzione d’Orchestra con il M° Gatti (1990). Si è laureato con il massimo dei voti e la lode presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Parma, presentando una tesi musicologica. Ha diretto produzioni liriche con il Teatro La Fenice di Venezia (Il Principe Porcaro di Rota, Lucia di Lammermoor), la Fondazione Toscanini di Parma (Traviata), il Festival della Valle d’Itria (La Reine de Saba e il Polyeucte di Gounod, la Siberia e la Marcella di Giordano, l’Amica di Mascagni), il Macerata Opera Festival (Don Carlo), Il Teatro Sociale di Como e il circuito A.S.L.I.C.O (Don Pasquale, Lucia di Lammermoor), il Teatro Nazionale dell’Estonia (Madama Butterfly, Traviata, Puritani), il Teatro Nazionale di Tbilisi (Ballo in Maschera), l’Opéra Royal de Wallonie di Liegi (Tosca), il Teatro di Erfurt (Don Carlo, Andrea Chènier, Gioconda, IX sinfonia di Beethoven), Opera North in Inghilterra (Capuleti e Montecchi), Volksoper a Vienna (Rigoletto, Tosca), Opera Ireland di Dublino (Capuleti e Montecchi). È autore di musica da camera, teatrale, di vari saggi di argomento musicologico e di revisioni critiche per la casa editrice Ricordi di Milano e per l’Istituto di Studi Verdiani di Parma. “Arrivo alla musica da una più variegata necessità dell’espressione artistica- così si presenta Manlio Benzi- Poesia, letteratura e teatro ne sono complementari anime gemelle che non posso mai dimenticare nel mio essere musicista. Così sin dagli anni di formazione ho accompagnato gli studi di composizione e direzione d’orchestra a quelli letterari e
musicologici.”.

Massimiliano Sirena

Per avere trasformato in percorso professionale d’eccellenza lo slancio originario verso il mare, l’elemento naturale e quotidiano nel paesaggio di Rimini che stupiva il Sirena bambino e che, grazie a un’incessante attività di studio e lavoro, é diventato mestiere e modello.

Per l’ispirazione creativa che innerva il suo lavoro, proiettandolo ai vertici dell’attività velica internazionale grazie alla capacità di introdurre innovazioni tecnologiche che traggono linfa da una sapienza antica, estremamente rispettosa nei confronti del mare.

Per essere testimone nel mondo della grande passione dei riminesi per il mare, facendo degli straordinari successi ottenuti a bordo di imbarcazioni leggendarie un esempio affinché questa passione continui e prosegua in futuro, a beneficio delle nuove generazioni.

 Biografia

Massimiliano ‘Max’ Sirena, nasce a Rimini nel 1971.  E’ uno dei volti e dei protagonisti della grande stagione dell’imbarcazione ‘Luna Rossa’, sulla quale lavora a bordo partecipando a tre edizioni della più prestigiosa delle competizioni veliche del mondo, l’America’s Cup. Pochi mesi fa la vince, facendo parte dell’equipaggio New Zealand, doppiando la vittoria ottenuta nel 2010 con il team di BMW Oracle. E’ stato proclamato ‘Velista dell’Anno TAG Heuer’ nel 2013. E’ stato tra i fautori di una grande rivoluzione in campo velico: l’ala rigida, una vela in carbonio alta 68 metri, quasi due volte più grande di un’ala di un Boeing e con una maggiore capacità di adattarsi al vento rispetto a una vela tradizionale. In una intervista ha raccontato che “i miei avevano un albergo a Rimini e poco tempo da dedicarmi. Bazzicavo spesso nella scuola di vela e windsurf che c’era in zona, avevo circa otto anni quando ho capito che fare windsurf e stare in mare mi piaceva. Poi, a 14 anni, mi sono appassionato anche di barche a vela e da lì è partito tutto…un giorno ho incontrato una persona che mi disse: «Tu Max sei troppo piccolo fisicamente per fare la Coppa America, non riuscirai mai». È stata proprio quella frase che mi ha fatto scattare la voglia di riuscire. La presi come sfida con me stesso.”