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Attualità Cronaca

Prostituzione, primo denunciato in violazione della nuova ordinanza

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 13 dic 2017 11:54 ~ ultimo agg. 14 dic 13:08
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A due giorni dalla sua entrata in vigore, la nuova ordinanza anti-prostituzione del comune di Rimini vede già la prima denuncia. Si tratta di un giovane di origine ucraina e residente in provincia di Rimini sorpreso martedì sera in viale Principe di Piemonte da una pattuglia in borghese della Polizia Municipale mentre contrattava e poi consumava una prestazione sessuale a pagamento con una prostituta, una donna di 35 anni di origine albanese. Gli agenti hanno seguito l’uomo dopo che aveva fatto salire sulla sua auto la donna. I due si sono appartati in un vicolo non molto distante e poco dopo è intervenuta la polizia municipale. La donna ha confermato l’avvenuta contrattazione della prestazione e per il giovane ucraino è scattata la denuncia ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale, che prevede l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro.

E’ il primo atto concreto a soli due giorni da un’ordinanza che punta a colpire lo sfruttamento della prostituzione su strada, un fenomeno difficile da sradicare soprattutto in considerazione delle note lacune normative – sottolinea l’assessore alla Polizia Municipale Jamil SadegholvaadAbbiamo messo in campo questo nuovo strumento, sulla scia di provvedimenti adottati da altri Comuni e consapevoli delle difficoltà, perché non vogliamo lasciare nulla di intentato nella lotta a questa piaga odiosa. Questa prima denuncia è solo l’inizio di un’attività di controllo attento e costante che la nostra Municipale porterà avanti in collaborazione con le Forze dell’ordine del territorio nei prossimi mesi”.

La vera notizia, commenta il consigliere di Rimini Attiva Gianfreda, è che ieri in strada a Rimini si contavano appena sei prostitute. 

L’amministrazione ricorda che l’ordinanza contingibile e urgente fa divieto a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento. Il divieto ha validità su una serie di zone del territorio comunale dove il fenomeno si manifesta con una maggiore recrudescenza, che l’ordinanza individua in Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte, Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Losanna, Via Guglielmo Marconi, Via Novara, Via Macanno, Via Casalecchio, Via Fantoni, Via Emilia Vecchia, Via XIII settembre, Viale Matteotti, Via dei Mille, Via Tolemaide; su tutta la Strada Statale ”S.S. 16” – compresa tra il confine con il Comune di Bellaria-Igea Marina e il Comune di Riccione; in Piazzale Cesare Battisti, Via Savonarola, Via Mameli, Via Ravegnani, Via Graziani, Via Dardanelli, Piazzale Carso, Via Principe Amedeo; Via Varisco, in Viale Eritrea, nonché nelle aree adiacenti e in prossimità degli incroci con le stesse vie elencate. L’ordinanza dispone anche che qualunque fatto o atto ritenuto rilevante ai fini fiscali, riscontrato nell’ambito dell’attività di controllo e di accertamento sia portato a conoscenza all’Agenzia delle Entrate, nonché al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini.


Il commento di Kristian Gianfreda, consigliere di Rimini Attiva

È notizia di oggi che è stata multata la prima persona in virtù dell’ordinanza contro la prostituzione entrata in vigore nel nostro comune l’11 dicembre. La vera notizia però credo sia il fatto che ieri sera sul territorio di Rimini c’erano solo 6 persone a prostituirsi, un numero davvero esiguo paragonato a quello delle settimane precedenti. Sono aumentate invece le prostitute nel territorio di Riccione, in particolare al confine con Rimini. Si deduce di quanto sia attenta l’organizzazione che gestisce le prostitute, pronta a spostare immediatamente i propri servizi a tutela dei propri clienti. Auspico che l’amministrazione di Riccione emetta un’ordinanza simile alla nostra per allontanare ancora di più questo mercato che rende schiavi degli esseri umani. Il giovane ragazzo fermato a Miramare si vedrà comminare una multa di soli 206 euro, ma verrà segnalato in tribunale, similmente a quello che succede nella guida in stato d’ebbrezza. I clienti devono essere resi consapevoli e responsabili della realtà che si cela dietro la prestazione sessuale di una ragazzina a bordo strada. Vorrei sottolineare lo sforzo della Polizia Municipale e la serietà del comandante Rossi, vediamo se dopo gli abusivi al mare riuscirà anche a fermare il racket della prostituzione, nonostante i problemi di personale che comporta l’attività notturna dei vigili urbani.