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Economia Provincia

Osservatorio economico. Bene ma non benissimo: ripresa c'è con alcune criticità

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di Redazione   
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gio 21 dic 2017 12:59 ~ ultimo agg. 22 dic 11:56
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Sono stati presentati a Rimini i dati dell’Osservatorio Economico, relativi ai primi dieci mesi del 2017, elaborati dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio.

Il sistema produttivo di riferimento della Camera della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini ha agganciato la ripresa, questo è quanto emerge dai dati dell’Osservatorio economico camerale elaborati dall’ufficio studi e statistica. Performance nettamente positive per le esportazioni, crescita della produzione industriale nei principali settori, buon andamento della stagione turistica. Difficoltà invece per l’agricoltura, afflitta anche da problemi strutturali, e per il commercio al dettaglio (la grande distribuzione è invece in lieve aumento). La dinamica dei prestiti bancari resta critica così come quelle delle sofferenze. Complessivamente le previsioni delineano un miglioramento rispetto allo scenario elaborato in luglio con una crescita del valore aggiunto pari all’1,5% per il territorio Romagna. Il contesto esterno e generale, secondo l’analisi della Camera di Commercio, è tuttora complesso ma offre buone opportunità per chi ha le idee per competere.

L’intervista al presidente Fabrizio Moretti:

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La sintesi dei dati per la Provincia di Rimini:

I dati che coprono sostanzialmente dieci mesi del 2017 confermano, nel complesso, un buon andamento dell’economia riminese. In generale: stabili le localizzazioni attive e le sedi di impresa attive, buona la performance del comparto manifatturiero con incrementi tendenziali delle variabili congiunturali (produzione, fatturato e ordinativi), buona performance dell’export, consolidamento della performance turistica in merito ad arrivi e presenze (soprattutto straniere) e contrazione delle ore CIG autorizzate (soprattutto quelle della straordinaria); a questo si può aggiungere la positiva dinamica tendenziale dei prestiti alle imprese e alle famiglie. Tra le note non positive, vanno sottolineate le difficoltà del commercio al dettaglio (negli esercizi della piccola e media distribuzione), il livello elevato del tasso di disoccupazione e il nodo delle sofferenze bancarie.

Nel complesso, gli scenari predisposti da Prometeia (aggiornati ad ottobre) prevedono un aumento del valore aggiunto provinciale dell’1,6% per il 2017 e dell’1,3% per il 2018, trend in linea con quello regionale e migliore di quello nazionale.

I dati in sintesi

Il tessuto imprenditoriale provinciale (al 31 ottobre 2017) è costituito da 34.381 imprese attive (sedi), stabili (-0,3%) rispetto al medesimo periodo del 2016. I settori principali in diminuzione sono: Costruzioni, Agricoltura, Manifatturiero e Commercio. Stabile il comparto immobiliare e del turismo, mentre risulta in deciso aumento il settore dei Servizi alle imprese.

Le società di capitale, pari al 20,2% del totale (escluso il settore agricolo), rappresentano una quota progressivamente crescente delle imprese. Il 93,0% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da imprese con meno di 10 addetti. Il rapporto abitanti per impresa evidenza un’imprenditorialità particolarmente diffusa in provincia (9,8 abitanti per impresa) rispetto agli altri ambiti territoriali di riferimento (Emilia-Romagna: 11,0 Italia: 11,7).

Le start up innovative al 27/11/2017 risultano 101, con un deciso incremento rispetto a ottobre 2016 (+48,5%).

In flessione il numero delle imprese artigiane (9.723 unità al 30/09/2017, -1,1% rispetto allo stesso periodo del 2016). Decresce anche il numero delle imprese cooperative (309 unità al 31/10/2017; -1,9% rispetto al 31/10/2016).

Riguardo ai settori, al 31 ottobre 2017 si contano 2.534 imprese agricole attive, in diminuzione del 2,0% rispetto al medesimo periodo del 2016 (Emilia-Romagna -2,0%, Italia -0,5%).

I dati relativi all’indagine congiunturale Unioncamere Emilia-Romagna al terzo trimestre 2017 mostrano performance positive per tutti gli indicatori dell’industria manifatturiera (produzione +3,5% rispetto al medesimo trimestre del 2016, fatturato +3,5%, ordinativi +2,9%), con aspettative di stabilità per il quarto trimestre. Dal punto di vista strutturale, al 31/10/2017, si rileva una lieve diminuzione annua (-0,2%) della consistenza delle imprese manifatturiere attive che si attestano sulle 2.598 unità.

Per il settore delle costruzioni, continua la flessione nel numero delle imprese attive: al 31/10/2017 sono 4.901 (-1,5% rispetto al 31/10/2016). In aumento il volume d’affari del settore: +1,0% nel 3° trimestre del 2017, rispetto ad analogo periodo del 2016, con aspettative di stabilità per il quarto trimestre.

Riguardo al commercio al dettaglio, le vendite nel 3° trimestre 2017 rispetto al medesimo periodo del 2016 continuano ad essere in diminuzione (-1,3%). Le performance sono differenti per i vari comparti (alimentare: -1,7%, non alimentare: -1,3%, supermercati/iper: +0,4%) e per classe dimensionale (piccola distribuzione: -1,6%, media distribuzione: -3,1%, grande distribuzione: +0,4%).

In calo anche la consistenza delle imprese attive nel settore del commercio nel suo complesso (ingrosso, dettaglio, riparazione autoveicoli) che, al 31/10/2017, risultano essere 8.964 (-0,8% sul medesimo periodo del 2016) e, nello specifico, le attività del commercio al dettaglio (5.153 aziende, -1,9%).

Buona la performance dell’export provinciale nei primi nove mesi del 2017: +7,4% rispetto ad analogo periodo 2016, dinamica superiore alla media regionale (+5,8%) e in linea con il dato nazionale (+7,3%). Risultato positivo determinato soprattutto dalle esportazioni del settore tessile-abbigliamento-calzature (+7,9%) che costituisce circa un terzo dell’export provinciale, dei macchinari ed apparecchi (+11,8%) e dei prodotti alimentari e delle bevande (+40,1%); in flessione, invece, uno dei principali settori rappresentato dai mezzi di trasporto (in particolare navi e imbarcazioni) (-18,8%). Le esportazioni verso i Paesi della UE (che incidono per il 52,1% del totale delle esportazioni provinciali) crescono dell’8,7%; tra le altre macro aree maggiormente significative, aumenta l’export verso i Paesi Europei non UE (+27,3%), l’America settentrionale (+11,6%) e l’Asia Orientale (+17,4%). Le importazioni provinciali, nel complesso, registrano un incremento del 9,4%.

Le imprese attive che erogano servizi di alloggio e ristorazione (4.732 unità al 31/10/2017), rimangono sostanzialmente stabili rispetto ai dodici mesi precedenti (-0,1%). Nei primi nove mesi del 2017, il movimento turistico conferma i dati positivi emersi ad inizio stagione: arrivi +4,9% e presenze +3,2%, con una performance superiore alla media per i turisti stranieri (arrivi +5,3%, presenze +5,7%) che costituiscono il 20,8% degli arrivi e il 23,8% delle presenze totali. Diminuisce lievemente, invece, il volume d’affari registrato dal settore nel terzo trimestre dell’anno (-0,7% rispetto al medesimo trimestre del 2016).

Comparto dei trasporti: le imprese attive nel settore “trasporti di merci su strada” sono in calo del 3,1% (dati al 31/10/2017 rispetto al 31/10/2016); in generale, il settore trasporti nel suo complesso (1.031 imprese attive al 31/10/2017) fa registrare una flessione annua dello 0,9%. Positivi, invece, i dati sul movimento passeggeri all’aeroporto F. Fellini: +28,0% di arrivi e +28,4% di partenze nel periodo gennaio-novembre 2017, rispetto ai medesimo intervallo del 2016.

I dati dell’indagine Istat sulle Forze di lavoro relativi al 1° trimestre 2017 (media 2° trimestre 2016 – 1° trimestre 2017), elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna, rilevano:

– un tasso di occupazione provinciale 15-64 anni (63,1%) inferiore al dato regionale (68,8%) e superiore al dato nazionale (57,4%);

– un tasso di disoccupazione provinciale 15 anni e più (10,3%) superiore al dato regionale (6,6%) e inferiore al dato nazionale (11,7%);

– un tasso di disoccupazione giovanile provinciale 15-24 anni (31,8%) superiore al dato regionale (22,0%) e inferiore al dato nazionale (37,0%).

Sul fronte dei rapporti di lavoro dipendente la provincia di Rimini presenta il miglior saldo occupazionale destagionalizzato (+1.602 unità, in valore assoluto nel primo trimestre dell’anno) della regione Emilia-Romagna. Positive anche le previsioni di assunzione da parte delle imprese per il periodo novembre 2017-gennaio 2018 (fonte: Excelsior): si stimano 6.200 entrate (di cui il 90% dipendente e un terzo a carattere stabile).

In flessione le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni nel periodo gennaio-settembre 2017 (-32,2%), con la conferma del calo della CIG Ordinaria (-20,0%) e Straordinaria (-19,5%), tipologia quest’ultima che assorbe la maggioranza delle ore autorizzate.

Riguardo all’andamento del credito, al 30 settembre 2017 i prestiti bancari alle imprese risultano in aumento (+0,6% rispetto al medesimo periodo del 2016), sebbene le imprese di minori dimensioni (con meno di 20 addetti) riportino una variazione tendenziale negativa (-5,0%). Aumentano i prestiti verso le imprese del settore manifatturiero (+8,5%) e nei Servizi (+0,9%), mentre diminuiscono quelli verso le imprese del settore Costruzioni (-7,5%). Le sofferenze sugli impieghi totali, al secondo trimestre 2017, sono state pari al 15,97% (Emilia-Romagna: 12,51%, Italia: 10,19%). Ancora elevato risulta il ritmo di crescita delle nuove sofferenze (+3,1%) rilevato in provincia nel terzo trimestre 2017 (fonte: Banca d’Italia – Ufficio Ricerca Economica di Bologna).

Gli scenari di previsione, elaborati da Prometeia e aggiornati a ottobre, stimano, per la provincia di Rimini, un aumento del valore aggiunto dell’1,6% per il 2017 (Emilia-Romagna +1,7%; Italia +1,4%) e per il 2018 un incremento dello stesso dell’1,3% (Emilia-Romagna +1,5%; Italia +1,2%).


La sintesi delle linee strategiche:

– competitività del territorio

Infrastrutture

Innovazione

Digitalizzazione

Attrattività turistica, commerciale e culturale

Orientamento, alternanza e placement

Sviluppo sostenibile, benessere e responsabilità sociale

Informazione economica

– competitività delle imprese

Creazione di imprese e start up e competitività delle PMI

Internazionalizzazione

Accesso a fonti di finanziamento e finanza d’impresa

Pubblicità legale, circolarità informativa e semplificazione per le imprese

Regolazione e tutela del mercato e della fede pubblica

Trasparenza e legalità nell’economia

Risoluzione delle controversie alternativa alla giustizia ordinaria”