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Politica Rimini

La Lega si rivolge alla Corte dei Conti. "Omessa situazione debitoria ASP Valloni"

In foto: Marzio Pecci
Marzio Pecci
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 22 dic 2017 15:49 ~ ultimo agg. 16:33
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La Lega Nord di Rimini parla di situazioni debitorie dell’ASP Valloni omesse nella presentazione del Bilancio di Previsione, con la conseguente intenzione di attivarsi presso le autorità competenti.

“Il bilancio presentato ieri in consiglio comunale – spiega il capogruppo Marzio Pecci – ha omesso di indicare le gravi perdite della ASP Valloni, che non ha ancora approvato i bilanci antefusione, ho chiesto al Sindaco, al Direttore Generale, al Segretario Generale ed al Presidente dei Revisori di intervenire e darmi garanzie sulla legittimità del bilancio presentato. Nessuno si è assunto la responsabilità di fornire spiegazioni in merito”. Pecci fa quindi sapere che “sarà inoltrato la denuncia alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la verifica delle responsabilità”.

Nello specifico, Pecci e la Lega contestano “la mancata approvazione dei bilanci di gestione ante fusione (ci si chiede come sia potuta avvenire la fusione senza l’approvazione dei bilanci!!!!) e cioè dal 1/1/2015 al 31/12/2015 e dal 1/1/2016 al 31/3/2016 (da approvarsi entro il 30/6/2016),  consuntivo del 2016, previsionale 2017 e previsionale 2018. La responsabilità della Giunta e dell’amministrazione – al di là di quella del CDA dell’Ente – è evidente atteso che il Comune di Rimini, che detiene il 76% del patrimonio, ha il potere di vigilanza sull’Ente”.

Pecci ricorda di avere “interrogato il sindaco già con atto del 5 dicembre 2016 e che la successiva mozione ha avuto trattazione, in commissione comunale, dopo un anno e cioè il 6 dicembre 2016. Ad oggi non è calendarizzata in Consiglio Comunale”.

Le Lega Nord sottolinea poi le criticità di un bilancio che “aumenta la pressione tributaria del 1,4% a cui dovrà aggiungersi il peso che avrà la tassa sui passi carrai e non prevede misure volte a favorire le famiglie e le giovani coppie. Un bilancio che non sa tagliare la spesa, ma che prevede l’aumento dell’organico dei dipendenti comunali che da 1.139 passeranno a 1.153, guidati sempre dai 22 dirigenti che c’erano nel 2015 e 2016.

E’ stato sottolineata la necessità di recuperare l’anfiteatro romano e quindi iniziare a progettare lo spostamento del CEIS perché la “Destinazione Romagna”, per quel che riguarda Rimini, assume importanza  se saprà guardare al turismo storico-culturale. Tema questo che potrebbe essere condiviso con la maggioranza. Si è evidenziato il problema della sicurezza rilevando che il Patto con Minniti non sarà la soluzione di tutti i mali e, quindi, non si dovrà abbassare la guardia”.