Indietro
menu
Attualità Rimini

La Cisl plaude all'ordinanza anti-prostituzione: un atto di civiltà

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 12 dic 2017 10:54
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Un atto di civiltà contro lo sfruttamento delle persone. Con queste parole Paola Taddei della Cisl Romagna plaude all’ordinanza anti-prostituzione in vigore da lunedì a Rimini.
Dobbiamo togliere queste donne dall’inferno – spiega – e l’ordinanza è una buona strada da percorrere perché bisogna interrompere la catena che crea ricchezza sporca, intervenendo su chi paga, sul cosiddetto cliente.

L’ordinanza, che segue quella già operativa a Firenze, fa divieto a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento. La Polizia Municipale potrà poi notificare i nominativi alla Guardia di Finanza per accertamenti riguardanti una possibile evasione fiscale.

Si calcola che circa un uomo su dieci abbia rapporti con prostitute e che in Italia questo giro di affari sporchi sia di circa 90 miliardi all’anno: quasi cinque leggi di bilancio come quella che il Parlamento sta discutendo in questi giorni” continua la segretaria riminese della Cisl.

“Come sindacato – prosegue la Taddei – sosteniamo l’iniziativa di raccolta di firme on line della Papa Giovanni Xxiii chiamata “Questo è il mio corpo” (http://www.questoeilmiocorpo.org) perché noi cerchiamo anche di creare delle opportunità per quelle persone che sono ai margini del mondo del lavoro e della società.
“Se a Rimini – prosegue – non ci fosse prostituzione, non ci sarebbero atti di violenza come quello di pochi giorni fa, non ci sarebbe denaro sporco che è riciclato in attività illecite come droga o in attività economiche creando dumping con gli imprenditori onesti. E tutto questo si scarica poi sui lavoratori.”

La Cisl Romagna seguirà l’evoluzione di questa disposizione comunale e lancia due proposte: la prima al sindaco di Rimini affinché i risultati siano oggetto di un confronto anche con il sindacato per attivare forme di sostegno per le donne che escono da questa situazione di schiavitù e consentire un inserimento sociale utilizzando le risorse derivanti dall’applicazione dell’ordinanza comunale; l’altra è rivolta ai sindaci dei comuni della Romagna perché adottino ordinanze simili per creare continuità territoriale nell’azione di contrasto alla prostituzione.

Lunedì dell’ordinanza si era parlato con il consigliere comunale di Rimini Attiva Kristian Gianfreda nella trasmissione di Icaro Tempo Reale.

[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=5LLyWwSLDoY” splash=”https://i.ytimg.com/vi/5LLyWwSLDoY/hqdefault.jpg” caption=”Scatta ordinanza antiprostituzione. Gianfreda: riminesi dovrebbero fare il tifo”]