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Nazionale Politica

Stop DDL Concessioni, FI canta vittoria. Palmizio: non era salvezza balneari

In foto: Massimo Palmizio
Massimo Palmizio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 15 dic 2017 16:32 ~ ultimo agg. 16:33
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Canta vittoria l’onorevole Palmizio, coordinatore regionale di Forza Italia, per lo stop al Senato al DDL di riforma delle concessioni balneari. Nel mirino finiscono gli onorevoli riminesi Pizzolante e Arlotti che della Legge Delega sono stati relatori. “Questo DDL non rappresentava come vogliono fare credere la salvezza per le imprese balneari italiane – attacca Palmizio – bensì una trappola mortale dalla quale non si sarebbe più usciti. Infatti una volta approvato, il Governo avrebbe avuto una delega in bianco per decidere delle sorti e del futuro di 30.000 aziende famigliari. Nessuno avrebbe più potuto opporsi alle decisioni del Ministro di turno e non ci sarebbe stata nessuna possibilità di intervenire a livello parlamentare per entrare nel merito della regolamentazione che avrebbe interessato queste imprese”.
Il coordinatore di Forza Italia lamenta il fatto che nel DDL fosse previsto un periodo transitorio, quindi una sorta di conto alla rovescia sulla vita e sulle scelte imprenditoriali, senza neppure quantificarlo. “Inaccettabile – dice – per noi che abbiamo a cuore la difesa delle Imprese, che sappiamo bene quanti siano i sacrifici che oggi fa un imprenditore ogni volta che al mattino si alza e tira su la serranda della propria attività”.

Palmizio ricorda poi che “altri principi enunciati in questo DDL erano già stati rigettati dalla Direttrice del Mercato Interno Dr. Evans al nostro Sottosegretario Gozi, che ha pensato bene di andare a Bruxelles, ma non avviando un confronto con il Commissario europeo competente come si conviene per un rappresentante di un Governo, bensì limitandosi a confrontarsi con questa Funzionaria della Commissione, con l’ obbiettivo di trovare nella Comunità europea dei capri espiatori, mi riferisco al valore commerciale delle Aziende, mi riferisco alla professionalità acquisita. Ma nonostante tutto ciò i sinistri Pizzolante e Arlotti hanno continuato anche in sede di Commissione a fare credere che questi sarebbero stati principi paracadute per gli attuali imprenditori”.

Secondo il coordinatore azzurro “l’unica proroga che oggi è legge dello Stato è quella al 2020 e non firmata da Pizzolante o Arlotti, bensì dal Sen. Gasparri e dal Sen. Baldini che ha consentito agli imprenditori balneari di essere ancora oggi titolari della loro impresa”.

Con la campagna elettorale ormai iniziata Palmizio conclude annunciando che, in caso di vittoria del centro destra alle urne, il primo passo “sarà andare a Bruxelles e confrontarsi con i Commissari competenti e non con dei funzionari per fare comprendere che le concessioni demaniali marittime ai fini turistico ricreativi non fanno parte dell’applicazione della Direttiva Bolkestein perché sono concessioni che hanno per oggetto un bene, una superficie, e perché la risorsa non è limitata ma ancora molto disponibile. Faremo cioè tutto quello che hanno fatto Spagna e Portogallo che hanno varato Leggi con l’ approvazione dei poteri europei a tutela delle loro imprese valorizzandole e tutelandole”.