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Attualità Politica

Aumento tassa di soggiorno. Albergatori: cambiano le persone ma i modi sono uguali

In foto: repertorio
repertorio
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 12 dic 2017 17:48 ~ ultimo agg. 13 dic 11:45
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[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=4cAAxP2FH4E&feature=youtu.be” splash=”https://i.ytimg.com/vi/4cAAxP2FH4E/hqdefault.jpg” caption=”Tassa di soggiorno, albergatori riccionesi all’attacco. Intervista al presidente Albicocco”]

Un aumento dell’imposizione fiscale comunale sulla vacanza deve corrispondere ad un reale cambiamento della città e non solo ad operazioni di trucco e parrucco. L’affondo sulla decisione dell’amministrazione riccionese di inserire nel bilancio 2018 (in fase di discussione) l’aumento da marzo della tassa di soggiorno arriva da Federalberghi Riccione che ricorda come l’incremento si aggiri tra il 20 e il 30%.
Molti nostri alberghi – spiega l’associazione – in questi ultimi 3 anni hanno investito fortemente nella riqualificazione comunque mantenendo una politica dei prezzi costante e moderata con aumenti ben al di sotto delle percentuali indicate”. Gli albergatori si dicono favorevoli ad azioni forti verso chi evade l’imposta, fino al ritiro della licenza, ma ricorda anche “Tari e IMU sono da sempre al massimo e per la TARI abbiamo anche un pronunciamento del TAR al quale l’amministrazione non ha dato alcun seguito”.
L’associazione lamenta anche scarsa trasparenza sull’uso degli introiti dell’imposta. Cadute nel vuoto le richieste di confronto. “Nessuno – si legge – è in grado di sapere con certezza come sono stati spesi i soldi dei turisti o come saranno spesi. In tante città italiane l’informazione avviene attraverso il pagamento della tassa o manifesti pubblici. La raccolta di soldi per i dovuti fabbisogni dell’amministrazione deve essere ripartita tra tutte le categorie che beneficiano della permanenza del turista sul territorio, anche di quelli che non pernottano in città”.
E ancora. Gli albergatori dicono di essere “ancora in attesa di una vera e propria progettualità e strategia pubblica, di un piano pluriennale sul turismo. Non si possono concentrare tutti gli sforzi economici su Natale e Pasqua, la destagionalizzazione non è fatta solo di eventi ma anche di parcheggi, piste ciclabili, marciapiedi, strutture sportive adeguate, parchi ludici, palestre all’aria aperta, limitazione del traffico, recupero delle aree verdi, mobilità elettrica, etc.
La nostra categoria – prosegue Federalberghi ricordando anche le proposte presentate ai candidati sindaco durante la campagna elettorale – è composta da Associazione, Cooperativa, Consorzi e Club di prodotto è una fucina di idee, progetti e persone che producono e muovono milioni di euro in promozione del territorio, di fatto un ruolo primario nello sviluppo dell’economia turistica della città, mentre qualcuno ci considera solo come esattori”.
E poi la stoccata finale: “Ci aspettavamo un cambiamento più evidente da parte di questa amministrazione, dai partiti e movimenti che la compongono. Cambiano le persone – conclude la nota – ma i modi e i contenuti sono sempre gli stessi. A Riccione soffia ancora il garbino, il vento dell’insofferenza!

Il tenore dell’intervento di Federalberghi si poteva desumere già dal titolo della nota: “Alla fine sono tutti ‘compagni’…cioè uguali”