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Approvato bilancio. Nel dibattito: pressione fiscale, imposta soggiorno, investimenti

Questa sera a Riccione si riunisce il Consiglio Comunale. Diretta Radio Icaro

una seduta

1Con 16 voti favorevoli e 7 contrari, il consiglio comunale di Riccione ha dato il via libera al bilancio di previsione 2018.

Gli aspetti principali del bilancio

Tra i pilastri del documento, secondo l’amministrazione, c’è la riduzione della pressione fiscale: TASI e IMU invariate rispetto allo scorso anno, eliminazione confermata dell’addizionale IRPEF, tariffe dei passi carrai che resteranno quelle del 2016, cancellando i 220.000 euro di aumento derivanti dal provvedimento assunto dal Commissario. Per quanto riguarda la TARI, l’amministrazione spiega che Hera ha richiesto al Comune di Riccione il 2% in più ma si è deciso di non ricaricarlo sulle bollette delle famiglie e delle imprese – come accadeva in passato – ma di assumerne il carico e contestualmente di abbassare la tassa del 1%.

Una scelta resa possibile dalle operazioni di contenimento della spesa e dalla lotta all’evasione che ha consentito di reperire risorse per diminuire le tasse. Nel regolamento TARI sono previste infatti modifiche per individuare con sempre più precisione i contribuenti ed avere strumenti più adeguati per combattere gli evasori.

Confermate le agevolazioni per le attività stagionali e per quelle che si trovano in zone a ridosso dei cantieri per un tempo prolungato.

Relativamente alla tassa per l’occupazione del suolo pubblico il comune ha deciso di ampliare le agevolazioni e le esenzioni per le manifestazioni religiose, sportive, politiche, giochi e divertimenti.

A livello assoluto, il bilancio riccionese muove circa 160 milioni di euro in entrata e in uscita. I trasferimenti da parte dello Stato sono passati da 8 milioni di euro del 2013 a 1 milione e 375 mila euro del 2017: per il 2018 si prevede una cifra ancora più bassa.

Il debito del Comune diminuisce di circa 1 milione di euro all’anno: nel 2013 era di 79,5 milioni di euro e si prevede che nel 2020 sarà di 70 milioni.

Ai tagli del governo centrale, evidenzia l’amministrazione, si aggiungono quelli di Regione e Provincia sul sociale, come per esempio i 62.000 euro in meno da destinare al fondo per gli inquilini morosi (sono previsti solo per i Comuni capoluogo) oppure l’azzeramento del sostegno educativo per gli alunni con disabilità delle scuole di secondo grado che ammontava a 120.000 euro, cifre che ricadono ora sulla casse comunali.

A questo vanno aggiunti i 500.000 euro previsti dal Governo per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici.

Per far fronte a tagli e nuove uscite, l’amministrazione ha deciso di puntare sull’ottimizzazione delle risorse con la riduzione dei costi della macchina comunale per oltre un milione di euro (le consulenze esterne passano dai 131.000 euro del 2009 ai 20.000 previsti per il 2018).

Confermato l’investimento sul sociale, per cui si prevedono anche risorse ulteriori come i 96.000 euro in più per il sostegno agli anziani, ai minori e ai disabili, i 27.000 euro in più per l’emergenza abitativa, i 12.000 euro in più per l’albergo sociale , gli 11.000 euro in più che si aggiungono ai 24.000 consolidati per l’emporio solidale.

Sul fronte delle entrate si segnalano gli oneri di urbanizzazione in crescita grazie alla variante del 2016 e a quella approvata nell’ultimo consiglio comunale.

Tema caldo quello dell’imposta di soggiorno: da marzo in via sperimentale se ne prevede un aumento di circa il 30% (nessun aumento per gli hotel a 1 e 2 stelle, 0,3 euro al giorno di aumento per gli hotel a 3 stelle, 0,5 euro al giorno per quelli a 4 stelle). La previsione, spiega il comune, è oggetto di discussione nel tavolo che vede al suo interno sia referenti degli hotel che dei campeggi. Il 70% degli introiti della tassa sono diretti a cultura, eventi e turismo e per il resto al decoro urbano, alla manutenzione e alla riqualificazione delle aree strategiche della città.

Approvato all’unanimità l’emendamento proposto dal consigliere del Partito Democratico Cristian Andruccioli che prevede di destinare 30.000 euro alla progettazione di un piano di circolazione urbana senza barriere architettoniche, per facilitare gli spostamenti sia dei portatori di handicap che di chiunque si trovi in maniera permanente o temporanea in difficoltà nei movimenti.

Le critiche della minoranza

In consiglio non sono mancate le discussioni. La consigliera del PD Marina Gambetti ha parlato puntato l’indice sul calo di risorse destinate alla cultura a cui finiscono appena 100mila euro degli introiti della tassa di soggiorno a fronte dei 2milioni destinati a turismo ed eventi. Critica anche la capogruppo del Pd Sabrina Vescovi che, in un commento sulla sua pagina Facebook, ricorda la lotta della Tosi quando era all’opposizione contro l’imposta di soggiorno che ora aumenta del 30%. Non convince neppure il tema del calo della pressione fiscale: la Vescovi sottolinea infatti “un aumento del 4% della tassa rifiuti per pagare il servizio porta a porta” e un entrata di 80mila euro in più dalle tariffe dei passi carraiche pagheranno coloro che hanno accessi carrabili a raso chi pagava 13 euro l’anno pagherà 42 euro“. E l’introduzione nel 2019 e 2020 di una tassa di scopo per circa 1,3 milioni che dovrebbe servire per la costruzione della scuola di via Catullo. La capogruppo PD definisce poi “assurda” la decisione di vendere la Colonia Bertazzoni e comprare la colonia Enel “così avremo due “buchi neri”. Per essere equi, uno a nord e uno a sud: la
Reggiana e l’Enel“. E’ “l’mblema – dice – dello strabismo politico di questa giunta”.

Andrea Delbianco del Movimento 5 Stelle parla di tagli alle politiche sociali e di mancanza di strumenti per il controllo di gestione necessari a valutare il ritorno degli investimenti fatti. In merito al triennale, il capogruppo pentastellato punta il dito poi sulle entrate cospicue previste dalla cessione di immobili pubblici: “conosco il mercato – dice – e non sarà facile ottenere quelle cifre.

Il capogruppo di Patto Civico Carlo Conti punta il dito su alcuni interventi del piano triennale mettendo il luce alcune incongruenze e punti di criticità. “Sento sempre dire che si alza l’asticella ma quando si alza troppo si rischia di farla cadere e il salto diventa nullo. Ho grossi dubbi che molte opere siano legittimamente inserite nel documento“.

Il commento dell’amministrazione

Proseguiamo nella direzione della diminuzione della pressione fiscale a carico dei cittadini – afferma l’assessore al bilancio Luigi Santiche non pagheranno l’addizionale Irpef come promesso né gli aumenti dei passi carrai, così come avranno una Tari più bassa, ma nello stesso tempo investimenti nel sociale, nel turismo, nelle opere pubbliche, ambiente e decoro urbano. Tutto ciò senza mettere le mani nelle tasche dei riccionesi e grazie fondamentalmente al nostro impegno per la lotta all’evasione – perché più persone pagano e meno si paga tutti – e ad una razionalizzazione della spesa”.

Questo bilancio rispecchia quello che abbiamo sempre dichiarato – aggiunge il sindaco Renata Tosi, l’attenzione ai bisogni dei cittadini e dei nostri ospiti; ci consente di procedere con azioni strategiche e strutturali per la nostra città, dai quartieri al lungomare e al porto, dagli assi commerciali alle piste ciclabili e agli investimenti nella cultura, nello sport e nella scuola, come per la polveriera, il museo del territorio e la biblioteca, solo per citarne alcuni. Le politiche turistiche e degli eventi avranno chiaramente ancora una posizione centrale nella nostra visione, con risorse adeguate ad una destinazione che deve giocare il suo ruolo sui mercati internazionali. Ringrazio per l’ottimo lavoro i diversi settori comunali, il dirigente dei servizi finanziari, il collegio dei revisori, sempre disponibili e propositivo, e i consiglieri di maggioranza per l’impegno e la responsabilità”.