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Attualità Rimini

Apg23: conclusione percorso terapeutico per 100 giovani. Messa con Zuppi

In foto: La Messa del Riconoscimento
La Messa del Riconoscimento
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 26 dic 2017 09:27 ~ ultimo agg. 14:59
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Sono 100 i ragazzi che questa mattina celebrano la fine del loro percorso terapeutico all’interno della comunità Papa Giovanni XXIII. Un momento forte per loro e per i 400 familiari che giungeranno questa mattina alla Parrocchia della Resurrezione di Rimini per celebrare, alle 11,15, la messa del “Riconoscimento della propria vittoria personale su droga, alcool e gioco d’azzardo“. A presiedere la liturgia l’Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi.

Ragazzi italiani, ma anche provenienti da Brasile e Paesi dell’Est. 12 dei protagonisti della giornata sono donne. 22 sono le comunità in Italia della Papa Giovanni XXIII; 17 i centri all’estero. Il percorso di recupero dura in media 3 anni e che è costituito da 3 fasi: l’accoglienza, la comunità, il rientro. Al termine, il Riconoscimento è un momento di rinascita per intere famiglie. La prima festa del riconoscimento è stata celebrata da don Orenze Benzi nel 1995.Per i più giovani è il tempo di guardare al futuro; come è il caso per M., che era entrato in comunità nel vicentino all’età di 17 anni e che ora ne compirà 20; un altro ragazzo, A. di 25 anni, ha deciso di partire per un anno di servizio civile in Bolivia; un altro giovane ha terminato il conservatorio e si prepara a diventare maestro di oboe. Alcuni hanno già trovato lavoro part-time nei bar o nei servizi ambientali.Giovanni Paolo Ramonda, il responsabile della Comunità, si rivolge con un augurio ai ragazzi impegnati nei programmi terapeutici: “Siete giovani che nel cammino di liberazione dalle dipendenze avete scoperto i vostri talenti, ora sappiate metterli a frutto per il bene comune e dei più poveri”. E poi si rivolge alla politica: “Assistiamo ad un crollo verticale dell’attenzione al tema delle dipendenze patologiche, soprattutto per quanto riguarda quelle più tradizionali come droghe ed alcool. Il prossimo governo definisca una delega, e riattivi la consulta di esperti ed i percorsi previsti dal testo unico 309/90“.