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Al Fulgor arrivano le bacheche, per il Galli approvate nuove migliorie

le bacheche del Fulgor

Grandi manovre in centro storico a Rimini.

Conto alla rovescia per la riapertura del Fulgor, in programma il 20 gennaio nel giorno del compleanno di Federico Fellini. Oggi sono state montate le quattro bacheche che completano l’immagine rinnovata della facciata. Il progetto, ceduto al Comune a titolo gratuito, è dell’architetto Annio Maria Matteini che, in qualità di progettista e direttore artistico della ristrutturazione di Palazzo Valloni, aveva già firmato la progettazione dell’illluminazione e l’elaborazione dell’insegna. Le vetrine si caratterizzano per la finitura a corten e per il perimetro punteggiato da una sequenza continua di lievi asole retroilluminate. Il telaio, richiama la sequenza dei triglifi e la cadenza geometrica, tipica delle architetture del periodo della Secessione. Il fondale è di colore identico alla tinteggiatura. I lavori sono stati eseguiti dalla Neon Rimini e i primi manifesti che riempiranno i nuovi spazi sono opera di Stefano Tonti.

Intanto prosegue anche l’intervento al Teatro Galli col termine dei lavori definito ormai per il giugno 2018. La Giunta ha approvato tre delibere che, rimanendo nel quadro economico previsto nel momento dell’approvazione del progetto esecutivo del 2011, inseriscono ulteriori opere, allora non contemplate. Saranno realizzate tutte le polifere per le linee di alimentazione e cablaggio, i punti presa e i quadri di comando degli impianti speciali audio-video e luci di scena che andranno a formare la dotazione di apparati di ultima generazione per il funzionamento della complessa macchina teatrale.
Sarà attualizzata la meccanica di scena alle esigenze degli operatori che dovranno allestire le scene e l’organizzazione del palcoscenico.
E saranno inserite nuove migliorie alle decorazioni della volta e dell’arcoscenico, individuate dopo gli ultimi e ulteriori studi condotti negli archivi dell’architetto Luigi Poletti, allo scopo di avvicinare sempre più la Sala del teatro ricostruito a quella originale. Tra i lavori anche il posizionamento dell’orologio che riprende la fattura di quello oggi visibile sulla facciata del Foyer.