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Icaro Sport

Olimpia Castello-Dulca Santarcangelo 54-79

In foto: La presentazione della Dulca
La presentazione della Dulca
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 12 nov 2017 13:56 ~ ultimo agg. 14:24
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OLIMPIA CASTELLO-DULCA SANTARCANGELO 54-79

IL TABELLINO
OLIMPIA CASTELLO: Fimiani 11, Bonetti, Dall’osso 16, Laaboudi, Pedini, Beccaletto 4, Cavina, Zambrini 6, Pellacani 5, Lugli 1, Zuffa, Governatori 8. All. Martinelli.

DULCA SANTARCANGELO: Cunico 16, Bianchi 13, Raffaelli 5, Fusco, Saponi 3, Dini 9, Ramilli 28, Giuliani 1, Canini, Fornaciari 4, Guziur, Insero. All. Bernardi.

PARZIALI: 9-20, 29-42, 42-51.

ARBITRI: Caravita, Boccia.

CRONACA E COMMENTO
La grande grandezza. Cuore, talento, attenzione, grinta, passione. Emozione. 40 minuti di pura pallacanestro, di puro valore Dulca. Emozione. Dove i ragazzi di Massimo Bernardi hanno giocato alla Massimo Bernardi. In casa della prima in classifica. In casa dell’unica squadra ancora a punteggio immacolato. In casa di Olimpia Castello. Emozione di una vittoria che solo questi ragazzi potevano far provare. Il brivido che si erge nel tessuto cutaneo dal primo all’ultimo secondo. Emozione di una squadra che è bellissima e che ha un gruppo di tifosi splendidi che ci sono e ci saranno sempre.

LA PARTITA.
Palla alzata e si vola subito a cercare la perfezione. Castello comincia forte con Zambrini che imbuca subito due punti, ma ai Dulca questa sera basta un’azione per ricacciare in letargo i padroni di casa e prendere il volo verso mete celestiali. Capitan Saponi è implacabile in attacco e soprattutto in difesa tra rimbalzi e protezione del ferro. Raffaelli è cinico con 5 punti in fila. Olimpia prova a rientrare con un miniparziale, ma attenzione. Perché comincia la sua partita Yuri Ramilli. I tagli senza palla fino ad oggi erano l’arma più utilizzata e più produttivi di Yuri. Oggi la palla se la fa dare e tutto il pubblico accorso a Castel S. Pietro ringrazia. Nel primo periodo ne infila 5 con una facilità di esecuzione disarmante, ma la rumba non è finita qui. Santarcangelo costruisce il primo strappo con una difesa museale da far vedere e rivedere per mostrare quanto sia importante il lavoro settimanale nelle economie di una partita e quanta intensità prodotta in difesa possa scombinare la psicologia altrui. Il primo quarto finisce con quattro liberi tentati e segnati di Cunico e il punteggio impatta sul 9-20 Dulca.

Secondo parziale che si apre sulle ali dell’equilibrio. Ma per gli Angels le ali sono quelle di Yuri Ramilli. Triple, contropiedi, imbucate, rimbalzi, ancora rimbalzi e ancora triple. Semplicemente immarcabile su qualsiasi lato del campo. Prova a rispondere colpo su colpo Dall’osso per i padroni di casa, Ma Yuti questa sera è semplicemente clamoroso. Trance agonistica spaziale che lo porta a fare 16 punti (eh?!) in 10 minuti. Saranno 21 alla fine del secondo quarto per lui. I Dulca riescono quindi a contenere bene l’attacco di casa nonostante un buon Governatori. Il quarto finisce però, guarda caso con un canestro allo scadere. Di chi? Domanda di una retoricità imbarazzante. Yuri. Ramilli. 29-42 Dulca.

Si va negli spogliatoi a ricaricare le batterie e Olimpia Castello torna in campo con il piglio giusto, ma forse un pelino nervosetta negli ultimi due quarti. Dall’Osso e Fimiani firmano giocate importanti, ma Zambrini si fa espellere per doppio tecnico e la squadra perde equilibrio. Nel terzo quarto Santarcangelo produce poco in attacco ma trova 6 dei suoi 9 punti nell’MVP di serata che continua a far sognare. Grazie Yuri. 42-51 il parziale a fine terzo quarto.

Ultimo periodo di incandescenza psicologica. Che sfocia nel nervosismo più puro per Olimpia. Dopo l’espulsione a Zambrini, la panchina si fa dare un tecnico e via di Cunico ai liberi. Fimiani e Beccaletto si prendono altri due tecnici e via di Cunico ai liberi. Ah inciso: Stefano 8/10 dalla linea della carità. Not so bad. Santarcangelo prende il largo ance con giocate di un Picio Bianchi che nei momenti decisivi scalda la mano a fusione. Cunico oltre ai liberi gestisce bene la squadra e spara dai 6.75 con una tranquillità disarmante. Dini si diletta in quello che è il dolce della casa: pronto sugli scarichi e via dentro di tabella. Fornaciari preme sull’acceleratore in contropiede e ciao, grazie arrivederci, ci vediamo l’anno prossimo. Olimpia non ne ha più. Gli Angels con i suoi magici tifosi vola sopra i 20 punti di vantaggio. C’è spazio anche per i giovanissimi Guziur e Insero alla fine, il che mostra quanto di Massimo Bernardi ci sia in questa squadra. Voler far giocare e far assaporare il parquet a tutti oltre alla lettura tattica della partita. Da non tralasciare la decisione di mettere un giocatore più fisico come prima Raffaelli e poi Ramilli sul portatore di palla. La scelta della difesa a zona non tutta la partita, ma quando i ragazzi dovevano tirare fuori quel qualcosa in più per creare il fosso. I timeout chiamati al momento giusto per risvegliare gli animi dei propri giocatori. Ma soprattutto la grinta infusa, la passione diffusa, la concentrazione inculcata. Chapeau. Finisce 54-79 con l’high-five dei giocatori a tutti i tifosi composti da tantissimi bambini. Olio su tela al palazzetto di Castel S. Pietro.

Spicciole sono le parole oggi per descrivere l’opera d’arte di ieri sera. Inutile sarebbe la descrizione in un libro della prestazione di Yuri (classe 1998, 28+11 di cui 5 offensivi, ah) e di tutti. Dai Giuliani, ai Canini sempre pronti a dare il massimo. Dai Saponi ai Bianchi ai Cunico. Tutti, nessuno escluso. Siete stati grandi. Siete stati grandezza. Grazie.

Cristian Tartaglia