Indietro
venerdì 19 aprile 2024
menu
Icaro Sport

Cattolica Calcio. Artem Hadzhula racconta il debutto in prima squadra

In foto: Artem Hadzhula, Cristian Forti e Marco Semprini
Artem Hadzhula, Cristian Forti e Marco Semprini
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 20 nov 2017 18:12 ~ ultimo agg. 18:13
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il 19 novembre 2017 resterà una data storica per Artem Hadzhula, attaccante classe 2000 del Cattolica, che ieri (domenica) sul campo del Reda ha fatto il suo esordio in prima squadra. Un esordio fortunato, con i giallorossi che hanno vinto 4-0 e ora sono secondi in classifica nel girone D di Promozione, a -1 dalla capolista Pietracuta.

“Non mi aspettavo di esordire, anche perché il giorno prima avevo giocato con la Juniores – attacca Artem Hadzhula -. È stato il mio momento di gloria, è stata un’emozione che non so come spiegare. In panchina con la prima squadra ero già stato un paio di volte l’anno scorso, però non ero mai entrato”.

Artem è nato in Ucraina, anche se è in Italia ormai da diversi anni. “Sono di Leopoli, come i miei genitori. Mi sono trasferito in Italia con la famiglia otto-nove anni fa”.

E appena arrivato in Romagna ha infilato le scarpette coi tacchetti e indossato la maglia giallorossa.
“Ho iniziato a giocare nel Cattolica e non mi sono mai mosso. Adesso faccio parte della rosa della Juniores allenata da Alain Conte. I miei allenatori preferiti in questi anni di giovanili sono stati Michele Mercuri, capitano della prima squadra, e Orlando Leardini. Sono loro due che mi hanno fatto capire com’è il calcio, uno sport dove non bisogna mai scavalcare gli altri ma rispettarli e dove bisogna incitare i compagni, anche dopo un errore. Mi è sempre piaciuto anche il loro modo di giocare”.

Artem è un attaccante agile. “Mi piace molto attaccare aggressivamente, mi piacciono i passaggi veloci, insomma mi piace giocare velocemente. Dribbling e velocità sono i miei punti di forza. Nel nostro campionato ho segnato un paio di volte. Mi sento più, per caratteristiche, un attaccante esterno, ma spesso quest’anno gioco da punta centrale”.

Con quali compagni ha legato di più? “Ho legato con parecchi ragazzi della prima squadra. Quello con cui ho legato di più in assoluto è Cristian Intilla”.

E fuori dal campo cosa fa? “Vado a scuola, frequento la terza all’Istituto Alberghiero “Savioli” di Riccione. La scuola va bene. Quando non devo studiare e non mi devo allenare sto con gli amici, mi diverto con loro”.

Il suo giocatore preferito? “Mi piace molto come gioca Antoine Griezmann, ma non c’è un campione a cui mi ispiro”.

Meglio la Spagna dell’Italia… “Mi piacerebbe far carriera nel mondo del calcio, andare in categorie superiori per vivere senzazioni diverse. Le squadre che mi piacciono sono tutte in Spagna. Quella per cui faccio il tifo è l’Atletico Madrid”.

Notizie correlate
di Icaro Sport   
di Roberto Bonfantini