Arresto Lolli, legale esclude legame con inchieste italiane
Potrebbe essere l‘attività marittima per fermare i barconi di migranti diretti verso l’Italia, la ragione dell’arresto a Tripoli, da parte delle autorità libiche, di Giulio Lolli. L’imprenditore bolognese di 52 anni, ex presidente della Rimini Yacht fallita con un buco milionario, era oggetto di due mandati di cattura internazionale e una richiesta di estradizione emesse dalla Procura di Rimini.
All’Ansa la sua legale Valentina Rossi spiega che esclude un legame tra l’arresto e le inchieste italiane. Lolli, latitante da sette anni, è detenuto in una cella da solo nel carcere di Tripoli, non con i detenuti comuni. La moglie – riporta l’Ansa – ha potuto fargli consegnare alcuni oggetti personali ma non vederlo. Potrebbe rimanere in carcere fino a tre settimane, periodo nel quale la procura generale di Tripoli indagherà sul suo conto e poi o lo accuserà formalmente o ne disporrà il rilascio.