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Rimini-Vigor Carpaneto, la vigilia del tecnico Simone Muccioli

In foto: Il tecnico del Rimini, Simone Muccioli
Il tecnico del Rimini, Simone Muccioli
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 17 ott 2017 11:55 ~ ultimo agg. 18 ott 14:50
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Tutto d’un fiato. Il Rimini ha avuto poche ore per festeggiare la vittoria sul campo della capolista Villabiagio prima di rimettersi al lavoro in vista del prossimo impegno. Mercoledì pomeriggio (calcio d’inizio alle ore 15:00) al “Romeo Neri” arriva la Vigor Carpaneto, reduce dalla sconfitta interna con il Montevarchi e protagonista finora di un campionato al di sotto delle attese (7 punti, contro i 15 dei biancorossi).

LA 9A GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE D GIRONE D

La vigilia del tecnico del Rimini, Simone Muccioli.

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“Le condizioni fisiche le valuteremo oggi perché ieri chi ha giocato ha fatto scarico – attacca l’allenatore dei biancorossi -. Oggi Ambrosini ha effettuato un’ecografia, attendiamo il responso. Sembra non sia nulla di grave e oggi pomeriggio potrebbe tornare ad allenarsi. Buonaventura, Cicarevic, Arlotti, Cola e Brighi, tutti usciti acciaccati, li valuteremo oggi, speriamo di non avere troppe defezioni. Valeriani avrà un’ecografia oggi pomeriggio, ma sembra la sua situazione sia più grave rispetto a quella di Ambrosini. Aveva già avuto un problema sabato durante la rifinitura e domenica appena ha toccato la palla ha sentito contrarsi il muscolo”.

Il Rimini non sottovaluterà la Vigor Carpaneto, al di là della classifica. “Se pensassi che la tensione possa scemare con l’avversario vuol dire che non avrei una grande considerazione della squadra – continua Muccioli -. Giochiamo con una squadra che è sicuramente in difficoltà, ma che era data come tra le possibili protagoniste del campionato. Non credo sia possibile avere un calo di tensione quando affrontiamo una squadra che ha qualche punto in meno di noi e non qualche punto in più”.

Che partita ci dobbiamo aspettare dal punto di vista tattico? “Loro giocano con un 4-3-3. Noi non snatureremo il nostro gioco. Vedendo il nostro ruolino di marcia siamo consapevoli di aver lasciato qualche punto in casa. Abbiamo il dovere di fare la prestazione, anche per cercare di recuperare i punti che abbiamo lasciato su questo campo e vogliamo che questo non accada più”.

Il condottiero del Rimini non ha ancora digerito il gol di Brunori al 91′, il quarto subito dai romagnoli oltre il 90°. “Il gol che abbiamo preso domenica mi ha dato fastidio perché non avevamo subito altre situazioni, contro una squadra fisica avevamo marcato bene per 90 minuti. Penso che nel momento in cui saltano un po’ gli schemi, verso gli ultimi minuti, dobbiamo essere più bravi, metterci qualcosa in più rispetto a quello che abbiamo fatto nell’arco dei 90 minuti. Perché se marchi bene durante la partita vuol dire che sei in grado di farlo e se in allenamento lo fai nella maniera migliore vuol dire che è un discorso di cattiveria, di concentrazione, di attenzione. E in più dobbiamo essere bravi a far sì che non subentri un atteggiamento di paura quando c’è un calcio piazzato sul finire della partita”.

Può essere un fattore l’assenza in campo nei minuti finali di Alex Buonaventura? “Alex nel gioco aereo è uno dei giocatori migliori che abbiamo. Il fatto che il gol sia subito sempre a centro porta e che Buonaventura rimanga invece sul secondo palo mi fa pensare che non sia questa la causa. Secondo me è un discorso collettivo. Chi è in campo negli ultimi minuti deve essere consapevole del fatto che dentro la nostra area bisogna fare la guerra. Anche il gol che abbiamo preso con la Sangiovannese è venuto da una marcatura persa, con una spinta che solitamente viene punita con un fallo dato a favore della difesa”.

Domenica bene sulla mediana Montanari e Variola. “Hanno fatto molto bene, sono stati compatti, vicini. Secondo me la partita era difficile a centrocampo perché loro giocavano a rombo. Se non lavori bene, cosa che invece ha fatto ottimamente Cicarevic, sulla trequarti puoi andare in difficoltà. A noi non è successo perché siamo stati bravi a parlarci e a stare vicini”.

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