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Attualità Politica

Referendum autonomia. Bonaccini: la nostra scelta giusta. M5S: più deboli senza voto

In foto: la sede della Regione
la sede della Regione
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 23 ott 2017 14:39
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Dalla Regione arrivano i commenti dopo il Referendum sull’autonomia di Lombardia e Veneto, dove i si, pur con qualche distinguo sulle affluenze, sono stati la netta maggioranza. In Emilia Romagna la scelta che si è concretizzata nei giorni scorsi è stata quella di andare direttamente a dialogare con il Governo.

Per il presidente Stefano Bonaccini “A me pare di aver fatto la scelta giusta, discussa, ponderata. Tant’è che adesso loro – Lombardia e Veneto – dovranno fare esattamente quello che abbiamo fatto noi: specificare bene quello che si chiede e su quello che chiedi avere una valutazione anche di impatto economico. Noi siamo molto molto convinti del percorso che abbiamo scelto“. Bonaccini si è poi rivolto a Maroni e a Zaia invitandoli a procedere insieme nella trattativa. Su Zaia in particolare “Bisogna chiarire che se chiedi tutte le risorse o quasi della fiscalità vuol dire che è secessione fiscale, non richiesta di autonomia“.

 

Per i consiglieri regionali del M5Stelle: Bonaccini a Roma è più debole senza il voto dei cittadini. “La democrazia diretta vince. Il successo dei referendum autonomisti in Veneto e Lombardia, che hanno visto il Movimento 5 Stelle schierato per il ‘Sì’ ed una collaborazione attiva  in Lombardia, dove il testo e la formula adottata attraverso l’articolo  è proprio quello proposto dal Movimento  5 Stelle nel rispetto della Costituzione e dove sempre su nostra proposta è stato utilizzato il voto elettronico, dimostra che i cittadini hanno voglia di partecipare e decidere” dichiara la capogruppo Raffaella Sensoli, insieme ai consiglieri pentastellati Andrea Bertani, Giulia Gibertoni, Silvia Piccinini e Gianluca Sassi. “Bonaccini, come denunciammo già in aula, preso dall’autoreferenzialità da ‘primo della classe’, ha compiuto un grande errore a rifiutare un percorso partecipato per arrivare al referendum e così mettere al centro l’opinione dei cittadini emiliano-romagnoli. Adesso a Roma è più debolePer fortuna degli emiliano-romagnoli, dalla prossima primavera ci sarà il Movimento 5 Stelle che ascolterà ed accoglierà con buonsenso le richieste dei cittadini espresse chiaramente tramite un referendum, e trasformerà la sceneggiata fatta a favor di telecamere dal presidente Bonaccini con il premier Gentiloni in una proposta seria ed attuabile“.