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Cronaca Rimini

Processo Butungu. Il Procuratore Giovagnoli: con confessione è normale rito abbreviato (video e foto)

In foto: Butungu si siede per ascoltare la decisione del giudice
Butungu si siede per ascoltare la decisione del giudice
di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 17 ott 2017 16:54 ~ ultimo agg. 18 ott 13:45
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In un’aula Falcone Borsellino gremita di avvocati e giornalisti (anche polacchi), si è svolta oggi al tribunale di Rimini l’udienza del processo a Guerlain Butungu che doveva decidere con quale rito processare il ventenne congolese per lo stupro di gruppo di due donne e un’altra serie di reati. Il giudice Silvia Corinaldesi ha dato il consenso al rito abbreviato (applicata la disposizione di cui all’articolo 449 comma 2 per tutti i 12 capi d’imputazione indicati nell’atto di presentazione del Pubblico Ministero), con questa ammissione la pena per il congolese potrebbe ridursi fino a un terzo. I reati contestati sono: violenza di gruppo sulla turista polacca e la transessuale peruviana, rapina ai danni del turista polacco, amico della ragazza violentata in spiaggia sempre la notte del 26 agosto, rapina e violenza sessuale nei confronti di una turista il 12 agosto scorso, e rapine ai danni di due ragazzi italiani. Con il rito abbreviato il processo si ferma ‘allo stato degli atti’ ‎cioè non c’è più nessuna possibilità di indagine difensiva. Le discussioni saranno il 10 Novembre.

Per tutto il tempo Butungu è rimasto immobile di fianco al suo avvocato dimostrando, anche quando è stato interpellato direttamente dalla Giudice, di capire esattamente cosa stava succedendo in aula. Dall’altra parte, senza mai abbassare lo sguardo, sedeva la donna peruviana, una delle due vittime della violenza di quella terribile notte di fine Agosto. Non ha perso un’udienza.

Dopo la decisione, fuori dall’aula ci sono state delle contestazioni da parte del ‘movimento dalla parte delle donne e delle vittime’ (che non ha nulla  che vedere con l’associazione Butterfly – antiviolenza e antistalking’ che invece si è costituita parte civile nel processo), che ha appeso due striscioni ai cancelli del tribunale: ‘per lo stupro massima pena’ e ‘giustizia per le vittime’.

Come parti civili, oltre ai due ragazzi polacchi e la transessuale peruviana, si sono costituiti: il Comune di Rimini, la regione Emilia Romagna, l’Ausl Romagna e l’associazione Butterfly.

 

ANSA- Rito abbreviato allo stato degli atti, sei parti civili ammesse e prosecuzione del processo direttissimo al 10 novembre per Guerlin Butungu, il 20enne congolese arrestato dalla squadra mobile della Questura di Rimini per gli stupri di una turista polacca e di una transessuale peruviana avvenuti nella notte tra il 25 e il 26 agosto scorsi a Miramare. Quella stessa notte venne anche picchiato con violenza un amico della giovane dell’Est. Il Tribunale collegiale, presieduto dal giudice Silvia Corinaldesi – dopo aver sciolto il nodo sulla scelta del rito direttissimo su cui la Procura della Repubblica ha presentato una memoria e ammettendolo sui punti in cui la confessione di Butungu era piena – ha accolto la richiesta della difesa di procedere per tutti i capi di imputazione per evitare una doppia condanna al congolese.