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Cronaca Riccione

Morte in diretta social. Procura valuta "pubblicazione oscena". Tosi: pronti a costituirci parte civile

In foto: il luogo dell'incidente
il luogo dell'incidente
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 23 ott 2017 13:28 ~ ultimo agg. 24 ott 17:40
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Una tragedia raccontata in diretta facebook, postata sulla sua pagina ma anche su gruppi cittadini. Subito dopo l’incidente mortale che è costato alla vita al 24enne Simone Ugolini sul posto arriva Andrea Speziali, 29enne riccionese esperto d’arte. I soccorsi, che lui invita nel video a chiamare, non sono ancora arrivati, accende la diretta facebook dal suo telefonino e riprende il corpo riverso sull’asfalto nel sangue, e poi i primi soccorsi. Un video che fa nel giro di pochi minuti il giro della rete, che trova l’indignazione dei più e che poi in mattinata viene rimosso. E, in un corto circuito che alimenta sè stesso, sulla pagina di Speziali oltre agli insulti ci sono anche beceri auspici nei suoi confronti.

Finirà nel fascicolo d’indagine il filmato girato da Andrea Speziali, 29 anni di Riccione, e immediatamente postato su Facebook, in cui si vede il corpo di Ugolini. La Procura di Rimini, che ha delegato le indagini alla Polizia Postale, valuterà se il video sul social network – spiega l’Ansa – rientri nella fattispecie del reato di pubblicazione oscena, laddove per oscene si intendono immagini raccapriccianti e impressionanti. Il lavoro degli inquirenti sarà quello di accertare se, in base all’articolo 528 del codice penale, la legge sulla stampa e le norme sulla diffamazione, l’aver pubblicato su Facebook le foto di un ragazzo agonizzante dopo un incidente stradale, possa costituire un reato. Al momento però il fascicolo resta contro ignoti. Per l’ipotesi di omissione di soccorso, gli investigatori confronteranno gli orari della pubblicazione sul social network e la chiamata di emergenza al 118.

Oggi intanto il sindaco di Riccione Renata Tosi ha condannato quanto accaduto, parla di un “gesto inumano, ma al contempo lucido e freddo” e ha detto che l’amministrazione è pronta “fin d’ora a costituirsi parte civile, un atto doveroso per un episodio che ha ferito l’intera comunità“.

 

Le dichiarazioni del sindaco Tosi

Quello che è accaduto la notte di sabato ha colpito profondamente la comunità riccionese. La morte di un ragazzo di 24 anni è una perdita indicibile, che toglie il fiato.

Una tragedia a cui purtroppo ha fatto seguito un gesto gravissimo, incomprensibile, inumano, che in molti in queste ore hanno definito folle: ma follia è un termine che va ad attenuare un agire invece freddo, lucido e pronto, quello di un altro giovane che invece di chiamare i soccorsi e fermarsi impietrito davanti ad un dramma immane, la prima cosa che fa senza esitazioni è postarlo sul suo profilo social, alla ricerca di una miserabile visibilità.

Vogliamo condannare con sdegno questo voyeurismo estremo e malato che troppo spesso irrompe barbaramente a violentare vite e diritti.

A nome dell’amministrazione comunale esprimo cordoglio, vicinanza e sostegno alla famiglia di Simone ed indignazione profonda per quanto accaduto. La procura sta valutando in queste ore se aprire un’inchiesta: siamo pronti fin d’ora a costituirci parte civile, un atto doveroso per un episodio che ha ferito l’intera comunità.

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di Redazione