È Mirco Giorgi il nuovo allenatore del Cattolica

È Mirco Giorgi il nuovo allenatore del Cattolica. Sarà lui a prendere il posto dell’esonerato Massimo Mancini. La fumata bianca è arrivata oggi, dopo due partite in “autogestione”, nelle quali sono arrivate due vittorie in trasferta, mercoledì scorso a Coriano domenica e sul campo della Reno.

“Venire a Cattolica per me è una cosa molto positiva – attacca il nuovo condottiero dei giallorossi –. La scelta non è stata tanto per una questione economica ma per l’importanza della piazza. La categoria non è per me un problema, con un tifo così ed un presidente che vuol fare cose importanti. Questo mi ha attirato”.

Giorgi domenica ha seguito la squadra dalla tribuna. “Il Cattolica ha giocatori molto importanti per la categoria. Se si è cambiato allenatore qualche problemino evidentemente c’è, ma per la qualità dei giocatori e per tutto l’ambiente credo si possa fare bene.
L’impressione che ho avuto domenica è che i giocatori presi singolarmente siano ottimi, alcuni per la categoria sono molto importanti per non dire altro. Ci sarà da lavorare, ma li ho visti decisi, convinti, e nelle difficoltà si sono compattati. È importante avere giocatori bravi dal punto di vista tecnico e tattico. In più domenica ho visto giocatori molto attaccati alla maglia. Nel calcio c’è anche il temperamento, la voglia. Spero di dar loro una mano per farli esprimere al meglio e raggiungere così l’obiettivo”.

I sei punti incamerati nelle ultime due partite hanno portato il Cattolica a -1 dalla vetta. “Questo è un campionato in cui devi essere disposto a fare delle battaglie sportive. Se riusciremo a calarci in questa realtà penso che con tutte le altre qualità che hanno i ragazzi potremo fare bene”.

Cosa le ha chiesto la società? “I dirigenti mi hanno fatto capire che sono molto ambiziosi e che dobbiamo fare un campionato di vertice – risponde Giorgi –. Mi hanno detto che vogliono chiudere la stagione meglio dell’anno scorso (finale dei play off persa a Russi, ndr), penso ci siano poche alternative quindi… Bisogna essere positivi e avere la consapevolezza che siamo una squasdra forte, ma per raggiungere l’obiettivo massimo, che deve essere il salto di categoria, non dobbiamo affrontare il campionato in modo arrogante e spocchioso perché questo ci porterebbe solo a fare figuracce. In campo bisogna essere disposti a sacrifiare qualcosa del proprio orticello per il bene della squadra”.

Giorgi ha allenato le prime squadre di Sampierana e Meldola. “A San Piero in Bagno c’è un ambiente molto bello, è un campo molto particolare ed i tifosi sono molto legati alla squadra. A Meldola è stata un’altra palestra molto importante per me perché abbiamo dovuto coesistere con tante difficoltà”.

Il nuovo tecnico del Cattolica non ha predilezioni per il modulo. “Penso che le qualità dei giocatori siano la cosa più importante e che l’allenatore debba mettere i giocatori nelle giuste condizioni per esprimersi al meglio. Mi piace anche cambiare modulo in base alla partita e in base ai momenti. Spero di essere bravo soprattutto a far capire ai ragazzi cosa voglio in base alle situazioni che si vengono ad affrontare di volta in volta”.

Chi conosce dei suoi nuovi giocatori? “Ho allenato Pasolini a San Piero e ho giocato contro Mercuri. Ma conosco diversi altri giocatori, come Casolla e Tombari. E avevo già visto un paio di giovani interessanti”.

Domenica al “Calbi” arriva il Gambettola. Sarà questo il suo primo avversario. “Penso che il Gambettola negli anni abbia costruito una buona struttura e abbia giocatori con ottime qualità. Li ho visti in Coppa contro il Gatteo e mi sono piaciuti. Noi dobbiamo però invertire il trend casalingo. Il “Calbi” deve diventare il nostro fortino, i tifosi se lo meritano”.