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Cultura Eventi

IX Festa del Borgo Sant'Andrea. Protagonista Piero Meldini

In foto: i promotori
i promotori
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
gio 12 ott 2017 14:12 ~ ultimo agg. 13 ott 13:34
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Torna sabato 14 e domenica 15 ottobre l’appuntamento con la festa del borgo Sant’Andrea, giunta alla nona edizione. Un viaggio da Rimini alla Valmarecchia, tra letteratura ed enogastronomia, accompagnati da Piero Meldini. E’ questo il filo rosso della festa, che riprende il connubio già avviato negli anni scorsi. “Piero Meldini –  spiega Giovanni Tiboni, presidente Ass. Quei de Borg ad sant’Andrea – è un riminese, uno scrittore che ha cominciato a parlare di enogastronomia in tempi non sospetti. Sarà lui a guidarci in questo viaggio. Nei suoi libri parla di Rimini, ma anche di questo borgo, come abbiamo anche raccontato attraverso il manifesto di quest’anno“. “Ringrazio tutti i privati che rendono possibili feste come queste, perché, purtroppo, il comune ha sempre meno risorse da destinare ad eventi come questi che sono fondamentali per la coesione di un territorio ” ha detto Jamil Sadegholvaad, assessore Attività Economiche Rimini.

I borghigiani sono pronti ad animare le vie, le piazze, il vecchio lavatoio e l’ex foro boario con cene di strada, mostre, incontri con l’autore Meldini, musica spettacoli e proiezione di documentari, in particolare dedicate alle tratte ferroviarie dimenticate. Pienamente coinvolta nella festa anche la parrocchia di San Guadenzo che celebra il patrono con la messa presieduta dal vescovo sabato mattina e una mostra fotografica dedicata ai 160 anni anni di storia della chiesa. “Per noi è un momento molto importante – spiega Mons. Aldo Amati, parroco San Guadenzo -. Ai momenti liturgici, la messa e la processione con la reliquia del Santo, ci piace unire anche momenti culturali. Quest’anno abbiamo pensato di raccontare la storia della nostra chiesa costruita tra il 1856 e il 1858. Pensate che prima di iniziare i lavori ci vollero 20 anni“.

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La presentazione

La festa a cadenza biennale, nasce come evento culturale tra letteratura ed enogastronomia da un’associazione di borghigiani, con la partecipazione del Comune, della Parrocchia e delle maggiori associazioni di categoria. Negli ultimi anni si è cercato di dare un nuovo corso alla manifestazione, ponendo l’accento sull’accostamento letteratura-gastronomia, e dedicando la festa, di volta in volta, ad un grande scrittore italiano che si sia anche occupato di cibo, vino e territorio. L’edizione 2013 è stata dedicata a Fabio Tombari, quella del 2015 a Mario Soldati. Il 2017 vedrà protagonista lo scrittore Piero Meldini, noto autore contemporaneo, i cui libri sono stati tradotti in diversi Paesi.

PROGRAMMA DELLA FESTA

Mostre fotografiche e didattiche
La festa offrirà la possibilità di visitare varie mostre, adibite per conoscere meglio e riscoprire la storia e l’enogastronomia borghigiana: la cucina riminese e della Valmarecchia, il trenino Rimini-Novafeltria, Mercatino Marecchia-Rimini andata e ritorno, i presidi Slow Food nel Borgo Sant’Andrea, 160 anni della Chiesa di San Gaudenzo, Sant’Andrea: un borgo tra le acque. L’acqua, in particolare, ha sempre rappresentato un motivo ricorrente della festa sin dagli inizi, questo perché il Borgo è conosciuto per il suo Lavatoio e per i numerosi corsi d’acqua (fossi) che lo attraversavano.

Incontri con l’autore
La festa si prefigge di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale e artistico, le emergenze monumentali e l’identità di una città dalla storia millenaria e dalle infinite bellezze. Il Borgo, con la sua vocazione all’accoglienza come terminale del forese si presta dunque come ideale scenario per avvicinare autori e lettori, annullando le distanze solitamente esistenti e recuperando il piacere del dialogo, dello scambio, della conversazione.

Documentari
La festa sarà arricchita dalla proiezione di due documentari: “Scartamento ridotto” di Sergio Zavoli (1952) e “Ferrovia Rimini-Novafeltria”.

I luoghi della festa
Via Saffi: il Corso, la via principale del Borgo, ospita di diritto la gran parte degli eventi legati al tema di questa festa e al suo ospite principale
Via Melozzo da Forlì: questo ex Foro Boario da poco rinnovato ospiterà la seconda edizione di un mercatino della bellezza, della natura e del benessere con decine di espositori. Nella piccola piazzetta si alternano dimostrazioni, consulti e trattamenti benessere con esibizioni di atleti, danzatrici e performers di vario tipo.
Via delle Fosse: Idee, artigianato e creatività popoleranno la via.
Via Lavatoio: questa via “storica” ospiterà un percorso che, con la guida di esperti sommelier, offrirà la possibilità di immergersi nei profumi e nei sapori locali.
Via Montefeltro: la lunga arteria che collega piazza Mazzini a via Marecchiese, proporrà un coloratissimo e variegato mercatino.
Via Covignano: la cosiddetta vecchia “Polverara” si riempirà per la festa di parchi divertimenti, mercanti, banchi di gastronomia offerti dagli operatori locali e da produttori provenienti da diverse regioni italiane.

Lotteria di San Gaudenzo
Nei giorni della festa sarà possibile acquistare i biglietti della Lotteria di San Gaudenzo 2017, con i quali si potranno vincere ricchi premi. Oltre alla tradizionale auto o altro mezzo di locomozione, nel monte-premi della Lotteria 2017 verranno inserite tante opportunità di bonus validi per acquisti negli esercizi commerciali e nelle strutture di servizio della provincia.

Cene di Strada
In ogni strada del Borgo i residenti organizzeranno una tavolata con lo scopo di permettere l’incontro tra persone che, pur abitando negli stessi fabbricati o nello stesso borgo, non hanno mai avuto la possibilità di conoscersi bene e socializzare. In effetti le cene socializzanti possono essere un rimedio importante alla tendenza a chiudersi in se stessi ed a vivere una vita virtuale causata dall’eccessivo utilizzo dei social network. Meglio ancora se organizzate in occasioni come queste di una festa veramente “popolare” e “partecipata”.

mixFestival di musica colta, moderna, popolare nelle strade e nelle piazze del borgo
La parte dedicata dell’intrattenimento sarà particolarmente curata e prenderà spunto dalle molteplici e esperienze pilota di città italiane che hanno saputo “caratterizzare” in senso culturale e di condivisione le arti di strada e gli aspetti “colti” di musica, danza e arti espressive. Un esempio verrà dalla scelta veramente alternativa di portare la “Buona Musica” nel Borgo, allorché, nelle piazzette e in altri spazi aperti, si apriranno inediti “auditorium”, piccole arene dove si potranno ascoltare le esibizioni di orchestre a fiati, fisarmoniche, violini, giovani gruppi musicali. Una esperienza di festival della musica classica, moderna, popolare portata in mezzo alla gente, anche con l’ausilio di video che riproducono su medio-schermo opere liriche, balletto, operetta.

Artisti di strada
Anche questo, pur essendo un campo molto sfruttato dagli organizzatori di feste popolari e festival tematici, è un settore che l’Associazione quei de Borg intende perseguire e valorizzare. Da mesi è iniziata una ricerca attenta di artisti di strada cresciuti nelle città e nei borghi della nostra provincia o provenienti da esperienze artistiche in altre regioni. Gli artisti di strada sono unanimemente riconosciuti come veri portatori di cultura popolare, sia per le musiche, per i testi, per i racconti, per le tipologie di performance che trasferiscono nelle strade in mezzo alla gente. Un patrimonio che anche noi intendiamo valorizzare, trasformandolo in un appuntamento biennale.

Le Botteghe
Le attività del Borgo usciranno dal loro spazio abituale per entrare nel cuore della festa con i loro prodotti, i loro servizi e la loro storia.

Le Osterie
Nei primi anni del secolo scorso furono aperte numerose osterie con le insegne “VINO E CUCINA”, le stesse erano molto frequentate dagli uomini del Borgo, anche perché nelle proprie case, in genere, si beveva acqua ed aceto e quindi, per bere un buon bicchiere di vino, si doveva andare in Osteria. Percorso delle antiche Osterie e locande: l’Osteria di Munfagnin (davanti alla fornace Fabbri), l’Osteria di Pacoun (dove oggi c’è il ristorante giapponese), La Rosa della Cesarina (poi caffè Titano, oggi Deja Vu), infine Turel sulla Circonvallazione Occidentale. Durante la Festa quattro osti contemporanei interpreteranno la cucina delle vecchie Osterie per rievocare la vecchia atmosfera del Borgo.