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Icaro Sport

I Titans in trasferta a Imola. Intervista a coach Foschi

In foto: Il discorso di coach Foschi
Il discorso di coach Foschi
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 21 ott 2017 11:56 ~ ultimo agg. 22 ott 10:44
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L’avversario designato per la quarta giornata è la Spes Vis Imola, vale a dire una delle principali candidate al salto di categoria. Si gioca domani in trasferta al PalaRuggi (ore 18, arbitri Baldini di Forlì e Fusetti di Ferrara), tana di una squadra che fin qui non ha mai mancato l’appuntamento con la vittoria. Tre vittorie su tre per Imola, allenata da Davide Tassinari, per anni a Santarcangelo, anche con una promozione a capo della prima squadra.

Imola ha debuttato in casa regolando Fidenza 91-72, poi ha vinto ancora di 19, in questo caso in trasferta sulla Salus (49-68) e infine ha faticato un po’ di più a Montecchio con la Pol. Arena (79-85). I Titans sono pronti, acciaccati ma vogliosi di rendere carissima la pelle e di provare a fare lo sgambetto.

“Abbiamo tanta voglia di far bene – dichiara coach Franco Foschi, anche se è stata una settimana difficile dal punto di vista degli acciacchi, con Grassi non al cento per cento per problemi alla schiena e Silvestrini e Aglio influenzati. Ci saranno tutti, naturalmente a parte Zannoni che continua nel suo programma di recupero”.

Come giudica Imola?
“Squadra dichiaratamente costruita per andare su, con un giusto mix di giocatori che ha subito trovare un bell’equilibrio. Hanno tanti elementi di gran valore tra cui Casadei, Boero, Dal Fiume, Dal Pozzo e Zhytaryuk. Sono allenati da Davide Tassinari che conosco bene, l’ho anche allenato a livello Under e ha esordito con me in C”.

Quale dovrà essere l’approccio dei Titans?
“Dobbiamo sapere che in tre partite abbiamo sempre dimostrato di potercela giocare con tutti gli avversari, di poterci stare. Peccato per l’ultima gara con Fidenza, un match che è girato nel finale con due contropiede da parte loro che hanno spostato definitivamente gli equilibri. Dobbiamo accorciare i momenti di blackout e continuare ad esprimere per sempre più minuti il massimo sforzo difensivo possibile”.